Cassino – La sanità del Cassinate al centro del dibattito: la consigliera Petrillo chiede tempi certi, equità territoriale e trasparenza

Tempo di lettura: 5 minuti
Domenico Panetta
Seguimi

Cassino – In un intervento pubblico che mette al centro la vita quotidiana dei cittadini, la consigliera di maggioranza Maria Rita Petrillo ha esposto una serie di osservazioni critiche e proposte concrete sulla sanità nel Cassinate, all’indomani dell’approvazione del nuovo Atto Aziendale della ASL di Frosinone presenti in sala Di Biasio Direttore Generale Cavaliere, Presidente Savo. Un discorso che richiama l’urgenza di una riflessione approfondita sui equilibri territoriali, sui tempi di attuazione dei progetti e sulla necessità di riportare fiducia e responsabilità nelle istituzioni sanitarie locali.

Contesto e contenuto dell’intervento

Petrillo parte dall’assunto fondamentale: la sanità è un tema che tocca diritti fondamentali, qualità della vita e fiducia nelle istituzioni. L’intervento è strutturato come un quadro di analisi e di proposte, con dieci ambiti di attenzione che vanno dall’organizzazione ospedaliera al potenziamento del personale, dalla gestione delle liste d’attesa alla trasparenza del monitoraggio.

1) Dati e contesto locale
– La consigliera evidenzia che il Pronto Soccorso di Cassino ha registrato quasi 30 mila accessi nei primi dieci mesi del 2024 (29.457). Il confronto con altre realtà della provincia evidenzia un uso del pronto soccorso paragonabile a Frosinone e superiore a quello di Sora, con Alatri dati non disponibili.
– Viene sottolineata una funzione di riferimento interregionale per Cassino, che attrae studenti, spesso fuori regione o senza rinnovo del Servizio Sanitario, contribuendo a carichi di lavoro elevati.
– Rilevata la necessità di riconoscimento adeguato nell’Atto Aziendale, insieme a un depauperamento di reparti e personale, e a un Pronto Soccorso al collasso.

2) Discrepanze nell’Atto Aziendale
– L’intervento segnala uno squilibrio territoriale: le specialità ad alta complessità sarebbero concentrate a Frosinone, lasciando a Cassino spazi ridotti.
– Si pone l’attenzione sul progetto della Casa e dell’Ospedale di Comunità “Gemma De Posis” (20 posti letto finanziati dal PNRR), i cui lavori sarebbero ancora in fase iniziale nonostante le scadenze ravvicinate (fine 2025 per completamento e operatività entro marzo 2026).
– Domande concrete: quali delle specialità innovative verranno attivate a Cassino? qual è lo stato reale di avanzamento di “Gemma De Posis”?

3) Neurologia e Clinical Trial Center
– L’Atto Aziendale prevede una UOC di Neurologia a Cassino e la nascita di un Clinical Trial Center per malattie rare e neurodegenerative.
– Necessità di tempi certi, organici e risorse dedicate: quando sarà operativa la Neurologia? quale dotazione di personale e strumenti? esiste un cronoprogramma ufficiale per il Clinical Trial Center?

4) Personale e mobilità sanitaria
– Le assunzioni e la mobilità nazionale per favorire il rientro dei medici cassinati restano promesse non concretizzate. La gara di servizi per i medici del Pronto Soccorso, promessa per giugno, non sarebbe mai stata pubblicata.
– Informazioni richieste: qual è l’attuale dotazione organica del Santa Scolastica, quante bozze di posti restano vacanti, quali stabilizzazioni o assunzioni previste entro fine anno?

5) Liste d’attesa e performance territoriali
– Dati regionali indicano che meno della metà delle prestazioni monitorate rispetta i tempi previsti. A Cassino, prestazioni come colonscopia, EGDS, ecografie e ostetriche hanno attese superiori ai 90 giorni.
– L’intervento chiede una verifica della percentuale di prestazioni erogate entro i tempi standard nel distretto e azioni concrete per ridurre le liste d’attesa.

6) Mobilità passiva e fuga sanitaria
– Il 28% dei pazienti della ASL si fa curare altrove; a Cassino la quota è ancora più alta.
– Domanda cruciale: cosa si sta facendo per invertire questa tendenza e riportare i pazienti nel nosocomio locale?

7) Sicurezza e manutenzione
– Segnalazioni di difficoltà strutturali e problemi di sicurezza che mettono a rischio operatori e pazienti.
– Richiesta di interventi di manutenzione e di politiche per fronteggiare aggressioni al personale, con tempistiche chiare.

Calzature e Borse made in Italy
Via xx settembre 3 Cassino

8) Ambulatorio per codici minori
– Progetto per snellire le visite al Pronto Soccorso attraverso un ambulatorio dei medici di medicina generale, ma attualmente limitato dalla carenza di infermieri.
– Richiesta formale di assegnare un infermiere dedicato per turno e di assicurare protezione medico-legale adeguata agli operatori.

9) Trasparenza e monitoraggio
– Proposta di istituire un report trimestrale pubblico, consultabile anche dai Comuni, con dati su tempi d’attesa, accessi al PS, organici e dotazioni.
– La trasparenza è presentata come condizione essenziale per riconquistare fiducia e per permettere un controllo istituzionale costruttivo.

10) Conclusione – Servizi salvavita
– Proposta concreta su due servizi tempor–dipendenti e salvavita:
– Cardiologia interventistica: attivare anche solo per uno o due giorni a settimana un servizio di angioplastica primaria a Cassino, per garantire interventi tempestivi in caso di infarto acuto.
– Terapie oncologiche: rendere disponibili terapie oncologiche anche nell’ospedale di Cassino, evitando ai pazienti di attraversare chilometri per ogni ciclo di chemioterapia.
– Messaggio centrale: Cassino non chiede privilegi, ma pari dignità e pari opportunità di cura; la provincia merita una programmazione sanitaria che rifletta il suo bacino di utenza, le competenze e i bisogni reali.

Costruzioni Laziali

Implicazioni politiche e prospettive future

L’intervento di Petrillo incarna una richiesta di equità territoriale all’interno di una rete sanitaria provinciale in fase di ridefinizione. Alcuni temi chiave emergono con particolare urgenza:

– Riconoscimento del bacino di utenza: Cassino è descritta come nodo interregionale con necessità di riconoscimento e allocazione di competenze e risorse adeguate. Senza un adeguato bilanciamento dell’Atto Aziendale, si rischia di creare disequilibri tra capoluogo e circoscrizioni.
– Tempistiche chiare e responsabilità: la mancanza di cronoprogrammi ufficiali per progetti come la Neurologia a Cassino e il Clinical Trial Center può generare incertezza e ritardi. Un cronoprogramma pubblico e vincolante sarebbe utile.
– Potenziamento del personale: la carenza di personale, i turni faticosi e la necessità di stabilizzazioni sono temi ricorrenti. Una tabella di marcia verificabile per assunzioni, mobilità e stabilizzazioni sarebbe cruciale per la stabilità operativa.
– Trasparenza e partecipazione pubblica: il richiamo a un report trimestrale aperto è una richiesta di governance partecipata che potrebbe migliorare la fiducia dei cittadini e l’efficacia del controllo.

Prossimi passi suggeriti (proposta sintetica)

– Condivisione pubblica di un cronoprogramma per Gemma De Posis e per la Neurologia/Clinical Trial Center, con milestones e risorse assegnate.
– Chiarimenti ufficiali su tempi e strumenti per l’aumento del personale del Pronto Soccorso di Cassino, includendo piani di assunzione e mobilità interna.
– Definizione di un piano per l’angioplastica primaria a Cassino e per l’accesso alle terapie oncologiche, con requisiti logistici, infermieristici e di organico.
– Avvio immediato della gara per i medici del Pronto Soccorso e pubblicazione di dati aggiornati sull’organico del Santa Scolastica.
– Implementazione di un sistema di monitoraggio trimestrale condiviso con i Comuni, con indicatori di tempi d’attesa, accessi al PS, disponibilità di risorse e sicurezza.

L’intervento di Maria Rita Petrillo mette al centro una domanda semplice ma cruciale: il diritto alla salute non può fermarsi a metà provincia. Cassino, con il suo bacino di utenza e la sua capacità di attrarre risorse, ha bisogno di una programmazione sanitaria che rifletta questa realtà, garantendo tempi certi, personale adeguato, servizi salvavita accessibili e una governance trasparente. Il dibattito aperto e una pianificazione con tempi definiti rappresentano passi essenziali per trasformare le promesse in fatti concreti, e per restituire fiducia ai cittadini nel sistema sanitario locale.

Condividi l'articolo!