Comune di Frosinone, l’assemblea dei lavoratori chiede il Tavolo di contrattazione e di confronto: “Ora basta confusione, vogliamo chiarezza e ascolto vero”

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Domenico Panetta
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Frosinone, Una sala gremita, un’assemblea intensa e una partecipazione che non si vedeva da tempo. Le lavoratrici e i lavoratori del Comune di Frosinone si sono riuniti ieri in un momento di grande significato, un vero e proprio punto di svolta per il personale comunale, che ha voluto far sentire forte e chiaro il proprio malcontento e le proprie richieste.

L’incontro, promosso dalla FP CGIL Frosinone–Latina, ha rappresentato un momento di verità, in cui sono emerse con forza le difficoltà quotidiane che affliggono gli impiegati pubblici. Tra le principali criticità segnalate ci sono stati i turni e gli orari gestiti in modo confuso, l’introduzione di nuove diciture nei cartellini senza un confronto preventivo, gli straordinari non chiariti e i recuperi ore applicati con rigidità e scarsa trasparenza. Queste situazioni generano tensione, disorientamento e, soprattutto, un forte senso di mancanza di rispetto verso chi ogni giorno garantisce servizi essenziali ai cittadini.

Le lavoratrici e i lavoratori non chiedono privilegi, ma semplicemente regole chiare, uguali per tutti e condivise. Vogliono tornare a lavorare in un clima sereno, in cui le decisioni vengano discusse prima di essere imposte, dove il dialogo non sia solo un atto formale, ma un reale strumento di costruzione condivisa. La FP CGIL, raccogliendo questo mandato assembleare, ha immediatamente chiesto all’Amministrazione comunale un incontro rapido e certo, per affrontare tutti i nodi irrisolti e ripristinare un percorso di collaborazione basato sul rispetto reciproco.

Non si può gestire il personale solo con circolari o comunicazioni dall’alto”, ha dichiarato la Segreteria Provinciale della FP CGIL. “Serve un tavolo vero, dove si parli e si ascolti davvero. I lavoratori non vogliono scontri, vogliono chiarezza, rispetto e dignità”.

Costruzioni Laziali

Pur mantenendo ferme le proprie richieste, il sindacato ha accolto con positività l’integrazione del Fondo del salario accessorio prevista dal Decreto P.A. (D.L. n. 25/2025), considerandola un segnale di attenzione che potrebbe rappresentare l’inizio di un dialogo nuovo e più costruttivo. Tuttavia, la FP CGIL ribadisce con forza che nessuna somma può essere assegnata senza un confronto preventivo e trasparente, perché il rispetto delle persone passa anche attraverso la chiarezza delle scelte e delle decisioni.

Tra i temi più sentiti dall’assemblea c’è anche la necessità di fare chiarezza sull’utilizzo del personale formato ai sensi della Legge 81/2008. La sicurezza sul lavoro, infatti, non può essere considerata un optional, e la formazione deve rimanere uno strumento al servizio del pubblico, non piegato a esigenze di altro genere.

Operai a lavoro

Infine, il sindacato ha chiesto la creazione di un Organismo Paritetico permanente, previsto dal CCNL, che funzioni come un punto stabile di ascolto, monitoraggio e prevenzione delle criticità, nell’interesse del personale e della cittadinanza. L’obiettivo condiviso è uno solo: ricostruire fiducia e normalità in un clima di collaborazione autentica, perché dietro ogni pratica, ogni ufficio comunale e ogni servizio ci sono persone. E quando queste persone vengono ascoltate, tutto il lavoro pubblico diventa migliore.

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