La villa comunale, il povero “ciuccio”, gli anonimi presuntuosi, la festa da rovinare

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Di Prof. Mario Costa 

Per non rovinare la festa della riapertura della villa comunale, tanto attesa dalla cittadinanza, il sindaco Salera, per 24 ore, ha dovuto sopportare, con comprensibile amarezza, senza esternare alcunché, che quell’atto vandalico fosse stato compiuto alla vigilia dell’evento, quando tutto era stato approntato per quel momento dedicato alla comunità e ad un luogo tanto amato dai cassinati.

Un atto “vandalico e vigliacco” – è stato opportunamente definito – che colpisce non solo la persona ma anche l’istituzione che rappresenta”. Ma anche un gesto anche “vile e codardo” finanche per il gruppo consiliare dei tre “civici” che pure nei confronti di Salera sinora non ci sono mai andati troppo per il sottile, ma che hanno colto al volo la estrema gravità della cosa e avvertita la necessità di frapporre, per quanto possibile, un ostacolo all’imbarbarimento della battaglia politica da parte di chi si nasconde, peraltro, dietro l’anonimato. Un qualcosa assai brutta perché, mentre cede il passo alla provocazione e alla intimidazione, offende la storia e il senso civico di una comunità intera.

C’è da aggiungere che, senza alcun dubbio, “il gesto vile e codardo” contribuirà anche a far riflettere i più sulla “qualità” di certi oppositori, a tempo pieno e a prescindere, dell’attuale amministrazione comunale. In particolare denigratori del sindaco, al quale viene addebitata da costoro la responsabilità di qualsiasi cosa, senza distinzione alcuna tra le competenze esclusivamente dei tecnici e quelle politiche. Siamo al classico “quando piove, governo ladro”.

Anzi i “brillanti” autori si sono spinti parecchio oltre, andando a scomodare, senza falsa modestia, l’altrettanto classico dalle nostre parti “Ciucci e presuntuosi” (è l’aulico titolo di quei volantini). Inconsapevoli, peraltro, di offendere quel docile quadrupede, essendo cosa nota che quando lo si va a scomodare per il raffronto con l’uomo, a rimetterci è sempre il povero somaro. A lui andrebbero pertanto delle scuse da parte di costoro, per averlo tirato in ballo finanche in tale vergognosa loro “operazione”. Ma, figurarsi, abbiano tale sensibilità!

Gente che agisce così come ha agito nottetempo alla vigilia della inaugurazione della villa, se venisse allo scoperto con quel loro “tanto peggio tanto meglio” andrebbe affidata dalle strutture pubbliche alle amorevoli cure di psicologi di comprovata esperienza e chiara fama. Specialisti capaci di venire a capo delle ragioni che spingono costoro a tali comportamenti, nascondendosi peraltro con l’anonimato, e firmandosi pure con l’improbabile (riferito a loro) “cittadini onesti” in coincidenza dell’attuazione di un gesto disonesto. Complimenti!

Magari fossero solo ciucci. Il guaio è che sono anche presuntuosi. E parecchio pure!

                                                                  Mario Costa

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