Le Grange: Svanita la notizia, svanito l’egocentrismo del centrodestra. Alle Grance attendono il “tavolo”

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Domenico Panetta
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Cassino – Ogni volta che un problema diventa “notizia” calano subito i “tavoli” per risolverlo, o almeno così si spera. Ma spesso si tratta di incontri “a vuoto”o mai avvenuti, promesse di facciata e niente di concreto. Il fenomeno è noto: l’egocentrismo politico del centrodestra si manifesta proprio in questa corsa a mettere in scena soluzioni che poi si dissolvono nel nulla, lasciando i cittadini e i lavoratori nel limbo dell’attesa infinita. 

È passato ormai diverso tempo da quando i lavoratori delle Grange hanno portato alla luce le loro difficoltà. Parole, comunicati stampa e promesse, ma di risposte tangibili nemmeno l’ombra. La domanda sorge spontanea: dove sono finite le soluzioni? Probabilmente, nel dimenticatoio dei “tavoli” che si sono susseguiti nel loro immaginario senza alcun risultato concreto.

Questo atteggiamento ha un prezzo: la perdita di credibilità politica. Quando le promesse si rivelano solo un modo per prendere tempo, i cittadini e gli elettori si allontanano, disillusi e scettici. Il rischio più grande è di vedere svanire non solo le chance di risolvere i problemi, ma anche il sostegno popolare che si traduce in voti.

Spesso, la strategia sembra essere: “facciamo un comunicato stampa e aspettiamo che passi la tempesta”. Ma il voto, quello vero, richiede azioni concrete, impegni sinceri e risultati visibili. Voto  1 in comunicazione, è un voto di incoraggiamento.

E così, ancora una volta, si assiste al silenzio, alla mancanza di iniziative. La lezione dovrebbe essere chiara: meglio tacere e sembrare intelligenti che parlare e lasciare il problema irrisolto. Come recita un famoso proverbio: “Meglio stare zitti e sembrare intelligenti che parlare e togliere ogni dubbio.”

Costruzioni Laziali

Per i lavoratori delle Grance e per tutti coloro che aspettano risposte, questa situazione rappresenta un’ulteriore delusione. La speranza è che, finalmente, si passi dalle parole ai fatti, e si avvii un tavolo reale, concreto, capace di affrontare e risolvere i problemi sul serio. Solo così si potrà recuperare credibilità e fiducia.

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