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Napoli – È un appello forte e urgente quello lanciato da Sandro Ruotolo, europarlamentare e membro della segreteria nazionale del Partito Democratico, in seguito alla tragica morte di Nicola Mirti, il giovane di 18 anni ucciso vicino Castel Volturno, tra Napoli e Caserta.

Nicola, che aveva tutta la vita davanti a sé, è stato coinvolto in un banale litigio che si è concluso con due fendenti di coltello e la sua tragica morte. Per questo omicidio, un ragazzo di soli 19 anni è stato già accusato. Un episodio che scuote profondamente la comunità e riaccende il dibattito sulla sicurezza e il controllo delle armi nel nostro Paese.

Ruotolo, in una nota ufficiale, ha sottolineato come “deponete le armi. Chiudere gli occhi su questa scia di sangue è complicità.” Un appello a non rimanere indifferenti di fronte a una spirale di violenza che, troppo spesso, si traduce in tragedie come questa. “Bisogna colpire con forza il traffico illegale di armi, togliere dalla strada le mani che le impugnano, rompere il silenzio che le giustifica,” ha affermato l’europarlamentare.

Il riferimento è chiaro: la radice del problema risiede anche nel traffico illecito di armi, un fenomeno che alimenta violenza e delinquenza. La lotta a queste reti criminali è fondamentale per garantire un futuro più sicuro ai giovani e all’intera comunità.
Ruotolo conclude con un appello al senso di responsabilità di tutti: “Non possiamo rassegnarci a perdere così i nostri giovani. Il nostro futuro.” La speranza è che questa tragedia possa essere il punto di svolta per un maggiore impegno collettivo contro la violenza e le armi illegali, affinché episodi come quello di Nicola non si ripetano più.







