- Giovanni Di Meo, Sindaco di Vallerotonda, chiede una deroga sulla proposta del Piano di Dimensionamento della Rete Scolastica Provinciale per l’A.S. 2025/2026. - 5 Ottobre 2024; 16:59
- La Lega in crisi: Pontida rivela il declino del partito. Ecco perché… - 5 Ottobre 2024; 13:00
- Gli attacchi aerei dell’aeronautica israeliana prendono di mira l’entroterra del Libano - 5 Ottobre 2024; 09:00
«Nessun partito, specialmente se alleato, si permetterebbe di entrare nelle scelte interne di un altro partito»: così Pietro Pacitti, coordinatore provinciale di Noi Moderati, commenta la fase di confronto in atto nel centrodestra di Cassino per selezionare il candidato a sindaco, la squadra di governo e, in contemporanea, redigere il programma elettorale ed amministrativo.
«Ritengo assolutamente normale che, in una coalizione ampia ed importante qual è la nostra, ci siano più personalità che legittimamente aspirino alla candidatura – puntualizza Pacitti -. Ma è indubbio che i partiti, specialmente quelli maggiori, abbiano anche l’onere di presentare una rosa molto ristretta se non un solo nominativo su cui convergere per gli indubbi valore e capacità del prescelto. Del resto i sei nomi di Fratelli d’Italia sono già uno spaccato di professionalità e competenze di rilievo indiscusse, come potranno essere di indubbio valore anche i nomi che gli altri partiti potrebbero fare. Ma bisogna, infatti, scegliere al più presto il candidato sindaco e mettere a fuoco i temi da affrontare per il futuro di Cassino e del territorio».
«Quanto al centrodestra – aggiunge Pacitti – l’esempio nazionale dimostra come la forza elettorale risieda anche nella determinazione nel superare ogni differenza identitaria e nel procedere in maniera unitaria e condivisa. Una strategia che non può e non deve registrare alcuna eccezione, anche a livello territoriale, e meno che mai in un’area rilevante come quella di Cassino. A meno che non si vogliano scientificamente mettere a rischio le possibilità indubbie della nostra alleanza di affermarsi sin dal primo turno essendo politicamente da sempre maggioranza fra gli elettori».
Quindi anche i “primaristi” vanno inclusi nel progetto di centrodestra? Il coordinatore di Noi Moderati avverte: «Il perimetro della coalizione deve essere fortemente aggregante ma anche il più esteso possibile. Lo dico non per scimmiottare i “campi larghi” della sinistra, risultati sempre inutili e inefficaci, ma semplicemente per far sì che partiti e società civile possano davvero costruire insieme per Cassino un futuro diverso che spazzi via i crocchietti di potere autoreferenziali del sindaco uscente e, soprattutto, restituisca una prospettiva di crescita e sviluppo sociale ed economico alla Città martire ed all’intero hinterland».
Intanto nella prima settimana di giugno 2024 si voterà per l’elezione del Parlamento europeo.
Noi Moderati continua a crescere a livello nazionale e anche in provincia di Frosinone sono stati nominati i primi commissari cittadini, come ad Alatri, Sora, Acuto e altri che saranno nominati in questi giorni. Il coordinatore Pacitti annuncia di aver dato al suo partito la disponibilità per candidarsi: «La mia intenzione di mettermi al servizio di quel che decideranno i vertici nazionali di Noi Moderati – spiega – è strettamente legata con la fase storica rilevante e col ritenere che possa dare un contributo concreto. Perché la reale posta in gioco non sta certo nella contrapposizione fra europeisti e sovranisti euroscettici, bensì nelle modifiche istituzionali del modello dell’Unione che la prossima legislatura dovrà approntare ed approvare per non incorrere in stalli pericolosissimi. Come cittadino di questo territorio sono convinto di poter contribuire a fissare linee che siano più vicine alle esigenze dei cittadini italiani e del Lazio meridionale in particolare».