Più che Fratelli d’Italia abbiamo i fratelli dei tagli e il sindaco Salera mette in evidenza le criticità del sistema sanitario nel cassinate

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Domenico Panetta
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La Corte dei Conti ha lanciato un allarme che non può essere ignorato: la sanità italiana è al collasso e il Governo Meloni, lungi dall’agire per invertire questa tendenza, continua a portare avanti una politica di riduzione dei fondi destinati alla sanità pubblica a vantaggio di quella privata. Un’inversione di rotta che si dimostra non solo irresponsabile, ma anche pericolosa per la salute dei cittadini.

Il recente provvedimento tampone sulle liste d’attesa rappresenta solo un palliativo, incapace di affrontare le vere cause alla radice della crisi del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Non possiamo nasconderci dietro false promesse: ciò che serve sono investimenti adeguati nel Fondo sanitario nazionale e riforme concrete. Ma cosa stiamo osservando in realtà? Una continua rilasciata di risorse accompagnata da una progressiva privatizzazione dei servizi, che finirà per penalizzare i più vulnerabili.

Se Giorgia Meloni e il suo governo non si rendono conto dell’urgenza di un intervento deciso, la legislatura attuale si concluderà con il crollo del sistema sanitario, con ripercussioni devastanti su tutti i cittadini italiani, indipendentemente dalla regione in cui vivono. La salute non può essere un affare, né tanto meno una merce da scambiare.

È il momento di dire basta ai tagli e alla gestione miope della sanità pubblica. Non abbiamo bisogno di “Fratelli d’Italia”, ma di fratelli della salute, che si prendono cura della nostra collettività e investono nel futuro del nostro Paese. Solo così potremo sperare di arginare questa crisi e garantire a tutti un accesso equo e dignitoso alle cure sanitarie. L’ora della responsabilità è ora: smettiamo di chiudere gli occhi di fronte a un problema che richiede azioni concrete e tempestive.

Nel frattempo a Cassino nel consiglio comunale del 7 ottobre 2025, il sindaco Salera ha messo in evidenza le criticità del sistema sanitario nel cassinate e dell’ospedale Santa Scolastica.

Il ‘’Santa Scolastica’’ ricade nel distretto ‘D’ dell’Asl  di Frosinone, con un bacino d’utenza di circa 110mila abitanti. Data la collocazione di confine rispetto a Campania e Molise, il numero di utenti potenziali si attesta a quota 150/200mila. L’ospedale, è inquadrato come DEA (Dipartimento Emergenza Accettazione) di I livello. Gravi carenze d’organico si registrano da tempo per ospedale e servizi di medicina territoriale

Criticità

IL PRONTO SOCCORSO

Per soddisfare le reali necessità dell’utenza ospedaliera, i medici strutturati per la medicina d’urgenza ed il pronto soccorso, dovrebbero raggiungere almeno quota 20 a Cassino (e 24 a Frosinone). Si rende inoltre necessaria l’assunzione di un primario effettivo a tempo indeterminato.

GINECOLOGIA ED ORTOPEDIA

Forti criticità si rilevano per Ginecologia, che conta su soli 3 medici strutturati: quasi un quarto dell’organico disponibile a Frosinone (11 unità) e meno della metà del personale medico di Sora (7 unità). Grave anche la situazione di Ortopedia: solo 3 medici strutturati, supportati da 1 specializzando per 2 giorni a settimana e 3 medici a partita Iva che non svolgono attività chirurgica. A Frosinone, lo stesso reparto conta su 4 ortopedici, 1 specializzando e 2 medici a partita Iva. A Sora, 3 ortopedici, 1 specializzando, 4 a partita Iva.

Costruzioni Laziali

RADIOLOGIA

Numeri alla mano, è evidente la necessità di rafforzare il reparto di Radiologia, chiamato ad erogare oltre 50mila prestazioni tra pazienti interni ed esterni e screening. Attività garantite, al momento, da 6 medici e 18 tecnici di cui 1 part-time e 9 con limitazioni.

La situazione di difficoltà comporta, inevitabilmente, ritardi diagnostici e allunga le degenze di altri reparti del S. Scolastica. A Frosinone, Radiologia, conta 12 medici in organico. A Sora sono 7.

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CHIRURGIA GENERALE E CARDIOLOGIA

Chirurgia Generale ha assicurato, nel 2024, 1201 interventi a cui si sommano i 576 realizzati in ambito ambulatoriale.

Al momento, l’attività chirurgica è garantita da 4 medici più 2 a partita Iva (sui 10 totali assegnati al reparto) Cardiologia, a Cassino conta su 7 medici. A Frosinone sono 12, a Sora 9. Assolutamente necessario rafforzare l’organico con personale medico ed infermieristico a tempo indeterminato per entrambe le Unità Operative Complesse.

DOMICILIARE, NAD, TRASFUSIONALE

L’ADI, l’Assistenza Domiciliare Integrata, offre servizi a circa 3000 pazienti ogni anno. Attualmente sono presenti in organico 1 medico ed 1 fisioterapista.

Nessun infermiere è assegnato al servizio. Per la NAD, la Nutrizione Assistita, l’unico medico in servizio è prossimo alla pensione. Il servizio trasfusionale domiciliare, chiamato a coprire i territori di Cassino e Sora, conta su 1 solo

infermiere.

CONSULTORIO, SERD, CSM, TSMREE

Il Consultorio conta su 1 solo ginecologo per 5 ore settimanali chiamato ad assicurare il servizio a migliaia di pazienti per screening ed attività ordinarie. Organici molto al di sotto delle reali necessità dell’utenza, anche per SERD (solo 4 psicologi ed 1 psichiatra per 420 utenti), CSM (2 psicologi e 3 psichiatri per 592 pazienti) ed il servizio di Tutela Salute Mentale e Riabilitazione dell’Età Evolutiva (1 neuropsichiatra, 2 psicologhe, 4 logopediste, nessun assistente sociale). La carenza di assistenti sociali è un problema diffuso che interessa tutti i servizi Asl che necessitano di tale figura.

SICUREZZA PER TUTTI

Oltre a tutte le criticità relative all’esiguo personale medico e di comparto, che interessano, seppure in misura diversa, i reparti del S. Scolastica ed i servizi territoriali, particolare attenzione merita la questione-sicurezza.

Cruciale la riattivazione della postazione fissa di Polizia all’interno del presidio ospedaliero, frequentemente interessato da episodi violenti a danno del personale. Inoltre, abbiamo già definito un protocollo di intesa tra Comune di Cassino ed Asl, per la gestione della viabilità interna.

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