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Roccasecca – In un pomeriggio di grande partecipazione e solidarietà, Roccasecca ha detto no alla riapertura della discarica di Cerreto con un sit-in in via Ortella. L’iniziativa, promossa dal sindaco Giuseppe Sacco, ha visto una mobilitazione trasversale del territorio, con oltre 18 fasce di rappresentanti di amministrazioni, cittadini, associazioni e comitati provenienti anche da comuni vicini, tra cui quelli del Lazio meridionale, la Provincia di Frosinone e quella di Latina.

Il sindaco Sacco ha sottolineato l’importanza di questa manifestazione: “Lo hanno dimostrato i cittadini, i comuni, le associazioni e i comitati. La nostra amministrazione continuerà a difendere le ragioni del diritto e a tutelare salute e ambiente”. Un messaggio di compattezza e determinazione, condiviso da tutti i presenti, che hanno manifestato un netto rifiuto alla riapertura della discarica, ritenendo che questa decisione rappresenti un elemento di ingiustizia e di rischio per il territorio.
Il primo cittadino ha evidenziato come la protesta di strada fosse necessaria per esprimere con forza un “no corale, educato e rispettoso delle regole”, in un contesto dove spesso le decisioni sembrano ignorare le esigenze della comunità. “Il territorio e la sua gente dimostrano ancora una volta grande dignità. Continueremo a difendere Roccasecca e il suo comprensorio, perché la salute e l’ambiente non sono negoziabili”, ha affermato.

Sacco ha anche posto l’accento sulle criticità più ampie che affliggono il Cassinate e il Basso Lazio, come la perdita di competitività, servizi, opportunità e il fenomeno dello spopolamento dei giovani. In questa direzione, la richiesta di estensione della Zona Economica Speciale (ZES) alle provincie di Frosinone e Latina rappresenta un tentativo di dare una spinta allo sviluppo economico locale.

Il corteo, composto anche da trattori che hanno alzato il volume della protesta, e la presenza di numerosi sindaci sono stati simboli di un’unità territoriale che si oppone a decisioni che rischiano di scaricare problemi ambientali e sociali sui cittadini. Tra i ringraziamenti, Sacco ha menzionato anche figure come Anna Maria Tedeschi e don Giandomencio, simboli di una comunità che si unisce nel rispetto delle proprie radici e delle proprie ragioni.
Il sit-in di Roccasecca si configura come un gesto di forte volontà collettiva, un messaggio chiaro alle istituzioni: il territorio del Cassinate non si arrende e chiede di essere ascoltato, perché merita rispetto e un futuro sostenibile. La battaglia contro la discarica di Cerreto si fa portavoce di una più vasta rivendicazione di dignità e di diritti, per un territorio che vuole continuare a vivere e prosperare senza compromessi.





