Ci risiamo a Cassino: esponenti della Lega dipingono una nazione in salute, ecco la verità sui dati economici italiani

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Domenico Panetta
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Ci risiamo a Cassino: gli esponenti della Lega continuano a divulgare dati errati, alimentando una narrazione che non corrisponde alla realtà dei fatti. È fondamentale, a questo punto, mettere in luce le imprecisioni e fornire un’informazione corretta. Alcuni hanno  affermarto che “il PIL italiano e l’economia crescono”. FALSO!

Analizzando i dati e gli articoli di noti quotidiani, – che riporteremo in fotoriproduzione-  emerge chiaramente un’altra verità. Se si guarda al reddito da lavoro, includendo anche l’occupazione indipendente e allargando lo sguardo agli ultimi vent’anni, scopriamo che il singolo occupato ha perso il 7,3% del suo potere d’acquisto. Questo calo è mascherato da un incremento apparente del reddito familiare equivalente, che tra il 2004 e il 2024 è aumentato del 6,3%. Ma perché? Le ragioni sono molteplici: la riduzione della quota di famiglie con figli, l’aumento degli occupati all’interno delle stesse famiglie e la maggiore diffusione della proprietà della casa.

In pratica, mentre il reddito reale da lavoro per occupato si è ridotto, il reddito delle famiglie è lievitato grazie all’ingresso di un secondo stipendio e alla consegna della grandezza delle famiglie. Sebbene il numero di occupati cresca, la produttività media si è nel contemporaneo contratta. La crescita si concentra infatti nei settori a bassa intensità di capitale e alta intensità di lavoro, come il turismo e la ristorazione.

Nel 2024 si registra un aumento di 352mila occupati, ma l’80% di questi è composto da lavoratori over 50, una diretta conseguenza della tendenza demografica e delle politiche sul pensionamento. I giovani, sebbene entrino nel mercato del lavoro più tardi, rimangono indietro rispetto ai colleghi europei. Ecco il dato sconvolgente: quasi un quarto della popolazione (il 23,1%) è un rischio di povertà o esclusione sociale. Nel Sud, questa percentuale raggiunge il 39,8%, con casi di grave disagio economico.

In aggiunta, le difficoltà economiche si ripercuotono sulla salute: nel 2024, un italiano su dieci ha rinunciato a visite specialistiche, un aumento preoccupante rispetto all’anno precedente. L’Istat, nonostante gli sforzi per migliorare i conti pubblici – con una riduzione dell’indebitamento netto dal 7,2% al 3,4% del PIL – avverte che le previsioni per il 2025 indicano un rallentamento della crescita economica. E questa è la realtà!

Un recente articolo di Forbes sulla crescita futura dell’Italia è stato preso da alcuni come un’ancora di salvezza. Ma attenzione: quel “probabile” deve essere trattato con cautela. Se qui a Cassino avessimo davvero la capacità di trasformare il “probabile” in certezza, probabilmente saremo i primi a chiedervi ed a pretendere e la sestina del superenalotto!

Insomma, siamo dinanzi ad un fenomeno di misinformation o disinformation ? Entrambi i casi non aiutano nessuno. Solo una discussione onesta e basata sui dati reali ci permetterà di affrontare le sfide economiche che abbiamo davanti. Non lasciamoci ingannare dalle illusioni! Bene, vi starete chiedendo chi possa essere il politico. Noi abbiamo indicato il partito ora voi fatevi un giro sui social e ricercate la grande “annunciazione”. 

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