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Cassino e la questione sicurezza: tra comunicati di minoranza e fatti concreti
Negli ultimi mesi, Cassino si è trovata al centro di un dibattito acceso sulla sicurezza urbana. Episodi di violenza, come risse, aggressioni e furti, si sono susseguiti in modo preoccupante, fino ad arrivare all’incendio dell’auto di un Magistrato. In questo clima di tensione, i consiglieri di minoranza Arturo Buongiovanni, Silvestro Golini Petrarcone, Nora Noury, Alessio Ranaldi, Riccardo Chiusaroli e Carmine Di Mambro hanno deciso di inviare un comunicato in cui denunciano con forza le carenze delle politiche di sicurezza adottate dall’Amministrazione comunale, chiedendo anche l’istituzione di turni notturni per la Polizia Municipale.
Le accuse e le richieste della minoranza
Il testo del comunicato evidenzia come, a loro avviso, negli ultimi mesi la città sia stata teatro di episodi gravi e che, nonostante le denunce fatte in più occasioni, si sia ancora lontani da una soluzione efficace. “L’Amministrazione è corresponsabile perché si poteva e si doveva intervenire prima”, scrivono i consiglieri, sottolineando l’urgenza di un rafforzamento della presenza delle forze dell’ordine, con particolare attenzione ai turni di notte.
Ma cosa dice la realtà dei fatti?
A distanza di pochi giorni da questa presa di posizione, va ricordato che Cassino ha recentemente ospitato un importante vertice sulla sicurezza, alla presenza di rappresentanti di Prefettura, Dia, Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Polizia Locale. La città è sotto stretta sorveglianza delle forze dell’ordine: elicotteri sorvolano il territorio e numerosi posti di controllo sono stati implementati per garantire la sicurezza pubblica. Basta alzare gli occhi al cielo per rendersi conto che lo sforzo delle forze dell’ordine è evidente e costante.
Il ruolo del Governo e le iniziative del sindaco
Inoltre, non si può dimenticare l’intervento diretto del sindaco Salera, che ha inviato una missiva al Ministro dell’Interno Piantedosi per sollecitare interventi concreti. Finora, la risposta governativa non è ancora arrivata, e questa latitanza si può riconoscere anche come un esempio di lentezza nell’azione a livello nazionale. Ironia della sorte, il comunicato di minoranza dovrebbe sollecitare proprio i rappresentanti della Lega, partito a cui Piantedosi appartiene, affinché accelerino le risposte e le misure di sicurezza e non il comune di Cassino.

La questione dei turni notturni e la polizia locale
Un punto centrale del dibattito riguarda i turni di notte per la Polizia Municipale. La proposta, avanzata più volte nei Consigli Comunali, è stata oggetto di discussione approfondita: la mancanza di personale e la strutturazione oraria del corpo di polizia locale rendono difficile, se non impossibile, l’implementazione di turni notturni. La polizia locale, infatti, opera già in modo straordinario, su disposizione del Questore e in collaborazione con le forze di sicurezza statali, che programmando servizi di controllo straordinario del territorio, richiedono anche il supporto della polizia municipale.
La posizione delle forze dell’ordine
Per fare chiarezza, occorre ricordare che l’attuale organizzazione dei servizi notturni non può essere modificata a piacimento: la disponibilità di personale e le modalità operative sono stabilite dalla Questura, che coordina e dispone le risorse in base alle esigenze di sicurezza del territorio. La richiesta di due agenti di Polizia Locale per i servizi serali, arrivata proprio dal Questore, testimonia come le risorse siano gestite in modo strutturato e condiviso.
Sbagliato puntare il dito: la soluzione è nel dialogo
In conclusione, il dibattito sulla sicurezza a Cassino richiede lucidità e collaborazione. Le accuse della minoranza, seppur motivate dall’urgenza di risposte, sembrano spesso puntare il dito senza considerare le complessità operative e organizzative. Piuttosto che alimentare bagarre politica, sarebbe più produttivo che i rappresentanti di tutti i schieramenti si impegnassero a sollecitare congiuntamente le istituzioni superiori, come il Questore e il Ministero dell’Interno, affinché vengano adottate misure efficaci e tempestive. D’altra parte il Ministero dell’interno è guidato proprio da Piantedosi esponente leghista.
Cassino ha bisogno di fatti concreti, non di comunicati polemici. La sicurezza dei cittadini e la tutela del patrimonio devono essere la priorità di tutti, e solo attraverso un lavoro di squadra tra amministrazione, forze dell’ordine e cittadini si potrà affrontare questa crisi in modo efficace.