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Sport Cassino – Sono ore di grande tensione e incertezza per il destino del Cassino Calcio. La recente crisi societaria ha raggiunto un punto di non ritorno, e ora tutto sembra dipendere da un incontro cruciale tra il sindaco Enzo Salera e il presidente della società, Nicandro Rossi. La sfida, più che mai, è quella di salvare una squadra simbolo della città, tra tensioni, contestazioni e la voglia di non lasciar morire un patrimonio sportivo e sociale fondamentale.
Le parole di Rossi e l’appello del sindaco
Nicandro Rossi, poche settimane fa, aveva annunciato pubblicamente la sua decisione di abbandonare il club, annunciando di lasciare la società qualora non si fosse trovato un modo per rilanciarne le sorti. “Se non si fa vivo nessuno, parlerò con il sindaco per affidare la società al Comune di Cassino”, aveva dichiarato ai nostri microfoni, lanciando un chiaro segnale di quanto la crisi fosse ormai vicina a una svolta drammatica.
A distanza di due settimane, è il primo cittadino Enzo Salera a intervenire direttamente, convocando Rossi in un incontro di emergenza. “Il Cassino Calcio deve continuare ad esistere”, ha detto il sindaco con tono deciso. “Il calcio e tutto lo sport sono una risorsa della città e vanno tutelati. Parlerò con Rossi e cercheremo di capire se ci sono cordate pronte ad entrare o se altre soluzioni possano garantire un futuro alla società”.
Salera ha anche sottolineato il ruolo sociale e di integrazione che il calcio rappresenta per Cassino: “Lo stadio Salveti ospita ogni domenica famiglie e bambini, e i 90 minuti di calcio devono essere una festa, non un motivo di violenza. Lo sport deve essere un momento di aggregazione, e io sono pronto a fare tutto ciò che serve per tutelarlo”.
Le contestazioni e la crisi societaria
La decisione di Rossi di abbandonare il club è stata influenzata dalle violente contestazioni avvenute anche al termine dell’ultima giornata di campionato. Un clima teso, fatto di proteste e sfiducia, che ha acuito le difficoltà della società e messo in discussione il suo futuro immediato.
Ora, con le ore che si fanno sempre più decisive, il destino del Cassino Calcio si gioca martedì prossimo. Le scelte che verranno prese nei prossimi giorni saranno cruciali per il prosieguo della stagione e, più in generale, per il ruolo che il calcio ha nella vita sociale della città.
Le prospettive e le sfide da affrontare
L’amministrazione comunale ha già avviato le pratiche burocratiche indispensabili per l’avvio dei lavori alle quattro torri faro, un tassello fondamentale per il ritorno del Cassino in Serie C. Tuttavia, la vera sfida consiste nel trovare una soluzione stabile e duratura, che consenta al club di iscriversi al campionato di Serie D e, auspicabilmente, di puntare più in alto.
I tempi sono stretti, e tutto dipende dalla capacità di Salera e dei suoi collaboratori di mettere insieme le risorse necessarie, trovare eventuali nuovi investitori e rassicurare i tifosi e la comunità. La partita, insomma, si gioca sulle scelte di questi giorni, con il cuore e con la testa.
Osservazione
Il futuro del Cassino Calcio è appeso a un filo, e le ore che separano da martedì potrebbero scrivere un nuovo capitolo nella storia sportiva della città. La speranza è che, ancora una volta, il senso di comunità e l’amore per lo sport prevalgano su tensioni e polemiche, permettendo a Cassino di mantenere vivo il suo sogno calcistico.
Il sindaco Salera si trova di fronte a un compito arduo: salvare una realtà che rappresenta molto più di una semplice squadra di calcio. È un simbolo di speranza, di passione e di identità per un’intera comunità. E il suo intervento potrà determinare se il futuro sarà di rinascita o di altra crisi. Resta, ora, solo da attendere le prossime mosse.
