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La probabile cessazione di attività da parte degli ufficio dell’agenzia delle dogane a Frosinone è argomento di grandi discussioni e proteste. Il 4 marzo è previsto un incontro sull’organizzazione Territoriale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli durante il quale si ribadirà il lavoro svolto in questi anni dagli uffici e le crescenti richieste che provengono dagli operatori che insistono sul territorio. La situazione a livello socio economico è preoccupante e il Vicepresidente di Anci Lazio e consigliere della Provincia di Frosinone, Gianluca Quadrini, fa sapere di aver inviato nuovamente una richiesta al Direttore dell’Agenzia delle Dogane, Roberto Alesse, al fine di avere un incontro diretto per discutere sulle possibili soluzioni da attuare per scongiurare la chiusura degli uffici nel capoluogo e salvaguardare il lavoro dei tanti dipendenti. Ricordiamo che lo scorso 9 febbraio, Quadrini, si era gia fatto portavoce di questo argomento chiedendo udienza al Direttore Alesse. Ad oggi non è stata recapitata alcune risposta – “Il ruolo istituzionale che ricopro mi spinge a continuare ad interpellare e chiedere di essere ricevuto dal Direttore dell’Adm perché ritengo essenziale fare il possibile per mantenere attivo questo importante servizio nella nostra provincia.”
Quanto afferma Quadrini dopo aver sottolineato l’importanza di mantenere attivi tali servizi per garantire una corretta gestione delle attività doganali sul territorio locale esprimendo naturalmente la sua preoccupazione per il possibile impatto negativo che la chiusura degli uffici potrebbe avere sulle imprese e sui cittadini. “Come Vicepresidente di Anci Lazio e consigliere della provincia, sono profondamente consapevole dell’importanza di mantenere attivo questo servizio per garantire il controllo e la sicurezza delle nostre frontiere.
Per questo motivo mi preme ribadire la disponibilità di collaborare con le autorità competenti per trovare soluzioni alternative che possano garantire la continuità dei servizi doganali nella nostra provincia. Senza dimenticare che abbiamo il dovere di tutelare il futuro dei dipendenti dell’Agenzia.” La volontà e l’azione del Vicepresidente di Anci Lazio dimostra un impegno concreto e tangibile per la difesa dei diritti dei lavoratori e per la tutela di un servizio pubblico essenziale come la Dogana.