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Politica – “Non possiamo accettare che lo spopolamento delle aree interne venga trattato come un fenomeno ineluttabile. Se perdiamo i nostri borghi, perdiamo l’anima dell’Italia”. Con questa fermezza, Enrico Pittiglio, sindaco di San Donato Val di Comino (Fr) e membro del Consiglio nazionale di ALI – Lega delle Autonomie Locali, interviene nel dibattito pubblico sul futuro delle zone interne, a seguito della presentazione del Piano Strategico Nazionale 2021–2027 (Psnai).
“Il documento del Governo Meloni – sottolinea Pittiglio – non è all’altezza della sfida che ci troviamo di fronte. Non bastano slogan o misure frammentate: serve una strategia vera, integrata, fondata su risorse certe, continuità politica e protagonismo dei territori”.
Il sindaco evidenzia l’urgenza di trasformare la Strategia Nazionale per le Aree Interne in una politica strutturale: “Bisogna uscire dalla logica dei bandi a pioggia e puntare su una legge quadro nazionale, su un fondo pluriennale stabile e su un vero coordinamento multilivello tra Stato, Regioni e Comuni. Le nostre comunità non possono più aspettare”. In questo senso, il supporto della Regione Lazio può risultare fondamentale.
Pittiglio lancia un appello alle istituzioni: “Con tutti i sindaci delle aree interne ci scontriamo ogni giorno con carenza di medici di base, trasporti pubblici insufficienti, mancanza di connettività e fuga dei giovani. Se non si investe in sanità, scuola, mobilità e digitale, ogni discorso sulla coesione territoriale resta vuoto”. Le aree interne, secondo il sindaco, devono diventare protagoniste della transizione ecologica e digitale, ma questo richiede strumenti adeguati.
“Chiediamo al Governo di rivedere il Psnai, di ascoltare i territori e di assumersi la responsabilità di una vera inversione di rotta. Non siamo disposti ad alzare bandiera bianca”, conclude Pittiglio, evidenziando la necessità di un impegno concreto per salvaguardare e valorizzare il cuore pulsante dell’Italia.