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Boville – Un parco di Boville affollato di cittadini entusiasti ha fatto da cornice a un’iniziativa che ha dimostrato come il coinvolgimento e la partecipazione attiva possano fare la differenza.
La “Maratona contro l’astensionismo”, promossa dal comitato referendario locale in collaborazione con lo Spi CGIL, ha registrato oltre centocinquanta presenze e ha rappresentato un momento di forte sensibilizzazione in vista del voto dell’8 e 9 giugno.
L’obiettivo principale dell’evento è stato chiaro fin dalle prime battute: coinvolgere i cittadini e rafforzare la convinzione che il voto può essere uno strumento potente per tutelare diritti fondamentali e promuovere un cambiamento reale nel nostro Paese. Tra interventi appassionati, testimonianze di lavoratori, approfondimenti tecnici e momenti di confronto, l’iniziativa ha saputo coinvolgere un pubblico eterogeneo, dimostrando quanto il tema sia sentito anche a livello locale.
Come ribadito più volte nel corso della giornata, i cinque sì al referendum mirano a ripristinare tutele fondamentali per i lavoratori, come il diritto a contestare licenziamenti illegittimi, a contrastare l’abuso di contratti precari, a responsabilizzare maggiormente i soggetti coinvolti nella sicurezza sul lavoro, e ad abbreviare i tempi per il riconoscimento della cittadinanza. Queste questioni toccano direttamente i principi fondanti della Costituzione italiana, in un momento storico in cui diritti e dignità delle persone vengono spesso messi in discussione da logiche di profitto e prevaricazione.
L’organizzazione dell’evento è stata curata in modo certosino da Chiara Bottoni, coordinatrice del comitato referendario di Boville, che si è detta entusiasta del risultato raggiunto. “È stata una giornata importante”, ha commentato Bottoni. “La partecipazione ci dimostra che c’è voglia di essere protagonisti, di non lasciare che siano altri a decidere per noi. Ringrazio tutte le persone intervenute: la nostra battaglia per una cittadinanza attiva e consapevole continuerà anche dopo l’8 e il 9 giugno”.
L’evento si è concluso con un messaggio di speranza: la volontà di mantenere viva la discussione e di continuare a mobilitarsi per tutelare i diritti di tutti, promuovendo un percorso di partecipazione civica che possa rafforzare il senso di comunità e di responsabilità collettiva. Un esempio di come l’impegno locale possa essere il primo passo verso un Paese più giusto e rispettoso dei diritti fondamentali.
