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Politica – Il terzo rapporto statistico nazionale 2025, diffuso oggi da Caritas Italia, dipinge una realtà allarmante: oltre 5,6 milioni di persone vivono in condizioni di povertà assoluta nel nostro Paese, il che corrisponde al 9,7% della popolazione. Questo non è solo un numero; dietro di esso ci sono famiglie, donne, bambini e anziani privati dell’accesso ai beni e servizi fondamentali come un’alimentazione adeguata, un’abitazione dignitosa e un abbigliamento minimo.
Sono ben 2 milioni e 217 mila le famiglie che affrontano quotidianamente un’emergenza che trascende il mero aspetto economico, permeando il tessuto sociale e culturale del nostro Paese. Marta Bonafoni, coordinatrice della Segreteria nazionale del Partito Democratico con delega al Terzo settore e all’associazionismo, sottolinea la gravità della situazione.
“Non possiamo più limitarci a constatare”, afferma con fermezza Bonafoni. “Serve una politica che metta al centro la dignità, abbandonando la logica dell’emergenza e affrontando la questione con strumenti strutturali: dal sostegno al reddito all’inclusione attiva, fino alle politiche abitative e alla tutela dei minori.”
Le misure adottate fino ad ora dal governo Meloni, secondo Bonafoni, si sono rivelate non solo inefficaci, ma addirittura dannose, contribuendo ad aggravare la precarietà di milioni di vite già segnate dalla fragilità.
Il Partito Democratico si impegna a lottare in Parlamento, nei Consigli regionali e nei territori per una riforma profonda delle politiche sociali. La povertà non è una colpa, ma una responsabilità collettiva, una sfida che interpella la coscienza civile e mette in discussione il ruolo stesso delle istituzioni.
Questo è un appello urgente a tutti noi: sulla via della dignità e del rispetto dei diritti fondamentali, non possiamo permetterci di indietreggiare. È tempo di agire.
