Da quale angolazione vediamo la comunicazione politica? Sebastianelli si auto accusa.

Tempo di lettura: 2 minuti
Domenico Panetta
Seguimi

È partita la timida campagna elettorale il comitato scende in campo con ben sette persone. Sette civici. Tra i sette il nome più noto in città è quello del videomaker Giorgio Di Folco (l’unico a fare realmente opposizione contro tutti) gli altri bene o male hanno un loro trascorso politico in vari partiti. Non credo, almeno per loro, che la parola civici sia la più adatta. Ma andiamo avanti.

Questa mattina Giuseppe Sebastianelli sulla sua pagina facebook mette in evidenza le carenze del personale presso l’ospedale santa scolastica, vi riproponiamo il suo post integrale:

“La nostra amata città per la sua storia dovrebbe essere nelle parti alte delle classiche è inserita quindi tra le migliori città italiane invece, con tristezza, ogni giorno siamo costretti a leggere che conquistiamo solo primati negativi: siamo primi per inquinamento ambientale (nonostante la tanto pubblicizzata isola pedonale), per la carenza di personale sanitario presso l’ospedale ‘Santa Scolastica’ dove si fa la fila anche quando al pronto soccorso non c’è nessuno. Mi rivolgo quindi al signor sindaco Enzo Salera ed ai responsabili della sanità provinciale e regionale: almeno a natale fate un regalo ad una città importante, inviate del personale medico e non solo. I cittadini sono terrorizzati più dell’andare in ospedale che della malattia stessa. E’ vero che in questo periodo in tutti gli ospedali c’è carenza ma a Cassino viviamo in questo stato perennemente e non abbiamo ancora capito cosa sia la normalità”. Non abbiamo modificato una virgola come potete notare dalla foto riprodotta.

Sebastianelli usa il termine “perennemente”. È interpretabile un mea culpa da parte di Sebastianelli riconducibile anche all’ amministrazione che diede luce al suo assessorato? La normalità indicata da Sebastianelli e paragonabile alla “normalità sanitaria” percepita dalla sua vecchia amministrazione? Perché se da allora nulla è cambiato la colpa è un po’ di tutti.  Viviamo nell’ epoca del cambiamento e spesso conviene sostituire le “accuse” con le “soluzioni” in particolar modo conviene farlo in politica. Viceversa rischiamo di assistere ad una campagna elettorale priva di idee.