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Il Cassino guadagna un punto prezioso ad Olbia, ma il crudo verdetto del campo è accompagnato da un’altra dose di polemiche che lascia l’amaro in bocca. Ancora una volta, la squadra azzurra si trova a dover fare i conti con decisioni arbitrali discutibili che, puntualmente, penalizzano la squadra. Curiosamente, ci ritroviamo a scrivere di espulsioni che riguardano i dirigenti in panchina e di rigori negati, un copione che si ripete e che non può passare inosservato.
È incredibile pensare come, in un momento cruciale della partita, la terna arbitrale possa ignorare un fallo di mano così evidente, come dimostrato dai video che circolano sui social. La situazione richiede una riflessione seria su come vengano gestiti gli arbitraggi nelle categorie inferiori. Del resto, la prova televisiva potrebbe servire poco, ma è inaccettabile che errori di questo calibro rimangano impuniti.
L’Aia deve intervenire! Non possiamo più tollerare che il Cassino venga ostacolato da decisioni che sembrano più dettate da una volontà misteriosa piuttosto che da un reale e imparziale giudizio sportivo. I dubbi si accumulano e la domanda, ormai scontata, aleggia tra i tifosi e nella nostra redazione: perché volete fermare il Cassino?
Chiediamo giustizia, non solo per il nostro club ma per il valore stesso dello sport. Ogni partita deve essere giocata in un clima di lealtà e correttezza. È tempo che le autorità competenti ascoltino le nostre istanze e prendano provvedimenti adeguati. Siamo uniti nel supportare la nostra squadra e non ci arrenderemo di fronte alle ingiustizie. Il Cassino merita rispetto e chiarezza.