LAZIO, DIRITTO AL CONGEDO MESTRUALE AL SULPICIO DI VEROLI: BATTISTI RINGRAZIA DIRIGENTE, DOCENTI E STUDENTI

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Domenico Panetta
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La consigliera regionale del Partito democratico del Lazio, Sara Battisti, ha scritto alla dirigente Scolastica dell’I.I.S. ‘G. Sulpicio’ di Veroli Dott.ssa Marianna Stefania Ladisi e alle rappresentanze studentesche poiché l’istituto “è il primo della Provincia di Frosinone e tra i pochissimi in Italia ad aver introdotto il diritto al congedo mestruale che consentirà alle ragazze affette da dismenorrea di avere due giorni di permesso al mese che non verranno conteggiati come assenza, dietro certificazione medica”.
“Una proposta – si legge nella missiva – avanzata dalle rappresentanze studentesche, condivisa dal Collegio Docenti e approvata dal Consiglio d’Istituto che ha un carattere rivoluzionario, specie nel momento storico nel quale si colloca. Stiamo infatti assistendo in questi giorni, a seguito del femminicidio di Giulia Cecchettin, ad un dibattito molto profondo sul ruolo ricoperto dalla scuola nell’ambito dell’educazione delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi e sulla necessità di promuovere l’introduzione dell’educazione sessuale e all’affettività tra i banchi di scuola”.

Così in una nota Sara Battisti, consigliera regionale.

“Questa vostra scelta – prosegue – irrompe in modo potente perché certifica la sensibilità e il rispetto al quale educate quotidianamente alunne e alunni; una missione quotidiana che portate avanti superando differenze e tabù rispetto a un tema sul quale c’è ancora molto pregiudizio.
Spesso, infatti, la dismenorrea non è considerata una patologia, ma una variabile fisiologica, un semplice dolore che può essere più o meno tollerato dalle donne, a seconda della sensibilità. Davanti a questi pregiudizi, la vostra risposta dimostra la capacità di andare oltre gli steccati per concorrere concretamente alla parità di genere e al rispetto reciproco. È un segnale importante perché anticipa anche le scelte delle istituzioni che, molto spesso, tardano a dare risposte su esigenze che sono ormai diffuse e riconosciute nel contesto sociale. Concludo ringraziando lei, le studentesse e gli studenti per questo bellissimo segnale che risuona forte dandoci la spinta a fare ancora di più nell’affermazione dei diritti. Con l’augurio – conclude – che il vostro esempio possa essere seguito da tanti altri istituti”