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Proprio mentre sui diritti Lgbt+ l’Italia scivola agli ultimi posti in Europa, superata addirittura dall’Ungheria di Orban, la segreteria nazionale di Ready, Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per offentamento sessuale e ldentita al genere, ha comunicato alla Regione Lazio la procedura di sospensione dalla rete perché inattiva nella difesa dei diritti. Un dato purtroppo sconcertante, che spiega, seppur indirettamente, come il nostro Paese affondi nella classifica europea dell’ong Ilga Europe che ogni anno in occasione del 18 maggio, giornata mondiale contro l’omofobia, pubblica la sua Rainbow map”.
Così in una nota Sara Battisti, consigliera regionale del Partito democratico del Lazio.
“Non c’è da stupirsi – prosegue – di questo risultato così negativo: gli anni di governo Meloni hanno mostrato un significativo aumento delle discriminazioni. È assurdo che un Paese civile, che si fonda sulla carta costituzionale garante di principi e valori che non criminalizzano le diversità, ma che anzi me esaltano un ovvio elemento di ricchezza, l’Italia risenta di retaggi culturali medievali. Ed è altrettanto assurdo che alcuni comportamenti di rappresentanti istituzionali quasi incitino discriminazione verso chi non rappresenta la ‘normalità’ che qualcuno pensa di aver costruito. Siamo preoccupati, ma continueremo a batterci – conclude – a tutela dei diritti di tutti i cittadini”.