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Titolo: La doppia morale di Matteo Salvini
Questa mattina, Matteo Salvini ha colto l’occasione per scagliarsi contro il Partito Democratico, pubblicando foto e commenti su un caso di corruzione che coinvolge Nicola Salvati, ex vicesindaco di Poggiomarino. Tuttavia, in questa sua crociata, Salvini sembra dimenticare una questione fondamentale che lo riguarda da vicino: qui a Cassino, il suo Responsabile provinciale della Lega per il Dipartimento Università e Formazione, Baglione, è attualmente in custodia cautelare per l’inchiesta denominata Luna Viola .
Non possiamo ignorare il fatto che Baglione è accusato di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione. Come può un ministro, che predica la lotta alla corruzione, ignorando la posizione di un suo stesso dirigente? È evidente che ci troviamo di fronte a una contraddizione imbarazzante.

Ciò che rende questa situazione ancora più ridicola è l’assenza di autocritica e coerenza da parte di Salvini. Anziché farsi portavoce di una giustizia equa e imparziale, sembra preferire un atteggiamento ipocrita, utilizzando le disgrazie altrui per cercare di distogliere l’attenzione dalle proprie magagne.
La domanda che poniamo a Matteo Salvini è semplice e diretta: come riesce a conciliare la sua indignazione per i casi di corruzione con l’inchiesta che coinvolge uno dei suoi uomini più prossimi? Ci aspettiamo risposte chiare e trasparenti, perché la giustizia non può essere a senso unico. La stessa domanda la poniamo ai vari coordinatori regionali che al momento sorvolano l’accaduto. Perché?