Siamo in “trappola di liquidità” ma il Governo fa finta di niente.

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Domenico Panetta
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Economia – Negli ultimi anni, il termine “trappola della liquidità” ha guadagnato attenzione nel dibattito economico, specialmente in un contesto di incertezze globali. Ma cosa significa esattamente? Secondo l’economia Keynesiana, si tratta di una situazione in cui la riduzione dei tassi di interesse non riesce a stimolare i consumi, poiché i consumatori preferiscono detenere denaro contante piuttosto che indebitarsi. In questo scenario, gli strumenti monetari, come l’iniezione di liquidità, perdono il loro significato e diventano inefficaci.

Il concetto di “Circular Flow”, o movimento circolare della ricchezza, è fondamentale per comprendere questa dinamica. In questo sistema, la spesa di un individuo diventa il reddito di un altro. Tuttavia, se i consumatori decidono di mantenere la liquidità per timori economici, il flusso di denaro si arresta, creando un circolo vizioso di stagnazione economica.

John Maynard Keynes avvertiva già che, a un certo livello di tassi di interesse, la preferenza per la liquidità potrebbe diventare assoluta. In tal caso, l’autorità monetaria perderebbe il controllo sui tassi, rendendo la politica monetaria inefficace. Questo è un campanello d’allarme per i decisori politici: se il denaro contante diventa l’unica opzione percepita dai consumatori, la crescita economica si arresta.

Ma cosa si può fare in una situazione del genere? Gli economisti suggeriscono di abbandonare la politica monetaria a favore di interventi fiscali, spesa pubblica e investimenti. Queste misure possono stimolare l’economia e rimettere in moto il ciclo della ricchezza.

Anni fa , il governatore della Bank of England ha sollevato preoccupazioni simili, affermando che in caso di un peggioramento economico oltre la normale recessione, la politica monetaria potrebbe non avere abbastanza margine di manovra. Questo timore evidenzia l’incertezza crescente riguardo all’efficacia degli strumenti tradizionali per fronteggiare le crisi.

Un’analisi empirica della situazione attuale in Italia offre ulteriori spunti di riflessione. I depositi sui conti correnti sono aumentati di una media di 2000 euro per cliente. Se questa tendenza persiste, sorgono interrogativi: stiamo davvero vivendo in una trappola della liquidità? I consumatori sono sempre più avversi al rischio, preferendo accumulare risparmi piuttosto che investire o spendere.

la trappola della liquidità rappresenta una sfida complessa per le politiche economiche contemporanee. Con l’incertezza che aleggia sui mercati, è fondamentale per governanti e banchieri centrali rivedere le loro strategie, adottando misure fiscali incisive per riattivare la crescita e garantire una ripresa stabile. La scelta tra liquidità e consumo non è solo una questione economica, ma un bivio cruciale per il futuro delle nostre economie. Lo capirà questo Governo? 

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