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Un fotomontaggio con Donald Trump vestito da Papa è stato postato sugli account social della Casa Bianca a pochi giorni dall’inizio del conclave, previsto per il 7 maggio, che disegnerà il successore di Papa Francesco, morto lo scorso 21 aprile. In questa immagine provocatoria, vediamo Trump in abito talare, con la mitra, il crocifisso al collo e in atto benedicente. È una rappresentazione surreale, quasi grottesca, che offre uno spaccato inquietante della situazione politica attuale.
La stessa immagine è stata condivisa dal presidente degli Usa anche sul suo profilo su Truth. Un gesto che stride con la gravità della situazione: un capo di stato che gioca con simboli religiosi mentre il mondo affronta sfide ben più serie. Qui non si tratta solo di umorismo o provocazione, ma di un inquietante delirio di onnipotenza. Trump ha scherzato su come diventare “il prossimo papa” sarebbe la sua “prima scelta”, un’affermazione che oltrepassa i confini del ridicolo per sfociare nella follia.
Questo comportamento non è nuovo. Poche settimane fa, sempre sullo stesso social, Trump postava una foto di Gaza presentandola come un resort. Qualcosa di insopportabile. La capacità di intendere e di volere sembrare assente, e questo uomo, con il suo approccio sconsiderato, diventa pericolosa. Il mondo ha bisogno di leader responsabili, capaci di affrontare le questioni reali senza cadere in giochi di retorica che sminuiscono la dignità di ruoli sacri e la sofferenza umana. La realtà è seria, eppure, qui siamo a giocare con le immagini, mentre il vero conflitto e la vera crisi esigono attenzione e rispetto.