SANITÀ, BATTISTI (PD): PEGGIORANO DATI SU LISTE D’ATTESA E PERSONALE, LA DESTRA DIA RISPOSTE A TERRITORI

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Domenico Panetta
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“In quest’Aula oggi affrontiamo un tema centrale per la vita di milioni di cittadini e cittadine del Lazio: la sanità pubblica, grazie ad una richiesta delle opposizioni. Purtroppo, alle promesse annunciate in questi due anni e mezzo di governo Rocca non sono seguiti atti concreti e coerenti. Lo dimostrano i dati, in continuo peggioramento”.

È quanto dichiarato dalla Consigliera Regionale Sara Battisti (Pd), intervenuta nel corso del Consiglio straordinario sulla sanità, alla presenza del Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.

“Le numerose interrogazioni, mozioni e proposte di legge presentate dal gruppo PD non hanno mai trovato adeguato spazio di discussione, né sono state oggetto di confronto trasparente. Purtroppo la maggioranza dà poca importanza agli strumenti istituzionali previsti per l’approfondimento, il confronto e le scelte come la commissione sanità. Abbiamo ascoltato annunci su azzeramento delle liste d’attesa, telemedicina, assistenza domiciliare e potenziamento della psichiatria. Oggi i dati ci dicono che i ritardi per alcune prestazioni sanitarie possono arrivare anche ai 16 mesi. Un’emergenza continua su tutti i fronti: la scelta della Giunta regionale di finanziare prioritariamente la sanità privata, penalizzando quella pubblica ha aggravato la situazione così come le continue riformulazioni della programmazione PNRR, spesso non condivise né comunicate al Consiglio”.

“Le Case della Salute – ha proseguito – giudicate inizialmente un progetto fallimentare dal Presidente Rocca, vengono poi definite ‘straordinarie’ durante visite sul territorio: se quel modello, e faccio l’esempio di Pontecorvo, adesso viene esaltato dallo stesso Rocca, evidentemente la nostra idea di sanità era quella giusta”.

Nel suo intervento, Battisti ha infine richiamato l’attenzione sul caso della nomina del nuovo Direttore Generale dell’ASL di Frosinone, Arturo Cavaliere: “Mi auguro – ha dichiarato – che il dottor Cavaliere resti, perché le premesse con cui si insedia sono importanti. Ha riconosciuto, infatti, quello che noi denunciamo da due anni e mezzo: che a Frosinone c’è una grave carenza di personale, che questo ha portato alla chiusura di diversi reparti, che persistono gravi criticità sui livelli essenziali di assistenza (LEA), sulle liste d’attesa e su tutta l’organizzazione della medicina territoriale. Abbiamo il dovere di restituire credibilità e sostegno al sistema sanitario regionale – ha concluso –. Per farlo servono serietà istituzionale, trasparenza, investimenti veri e la capacità di ascoltare chi ogni giorno vive sulla propria pelle le disfunzioni del sistema”.

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