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Cassino– Ieri sera, il Museo Historiale ha vissuto una serata indimenticabile, segnata da un evento di apertura che ha lasciato il segno nel cuore di tutti i presenti. In occasione del ventennale della sua fondazione, il museo ha scelto di inaugurare le celebrazioni con un momento di forte impatto emotivo, capace di unire memoria storica e speranza per il futuro.
L’intera sala Rambaldi, gremita di pubblico, è stata testimone di un’esibizione che ha attraversato i confini dell’arte e della poesia, trasmettendo un messaggio universale: il rifiuto della guerra e l’impegno per la pace. Le giovani atlete della GymCassino, guidate con passione dalla maestra Martina La Norcia, hanno dato vita a una performance energica e coinvolgente, espressa attraverso la danza, il movimento e la musica dal vivo.
Le ragazze, vestite con la divisa tricolore, si sono fuse in un’esibizione che ha parlato di speranza e rinascita, in un luogo simbolo della distruzione causata dalla guerra e della successiva ricostruzione. La loro energia ha attraversato la sala, accompagnata da una poesia recitata con sentimento e da note musicali che hanno rafforzato il messaggio di pace forte e sentito.
«È stato un momento di grande emozione – ha commentato l’assessore Gabriella Vacca – Volevamo trasmettere l’importanza di ricordare il passato per costruire un futuro di pace.».
L’evento si inserisce nel contesto delle iniziative che il Museo Historiale ha programmato per celebrare il suo ventennale, un percorso che ha visto nei decenni passati testimonianze di distruzione e rinascita, e ora si apre a un messaggio di speranza e unità.
Il Museo, situato nel cuore di Cassino, rimane un luogo di memoria e riflessione, un punto di riferimento per ricordare le atrocità del passato e impegnarsi concretamente per un domani di pace. La serata di ieri sera ha dimostrato come arte, musica e sentimento possano unire le generazioni e rafforzare il desiderio di un mondo senza guerre.
Un evento che ha acceso i cuori e che resterà nei ricordi di tutti come simbolo di una speranza condivisa, quella di un futuro in cui la pace sia finalmente protagonista.
