Accesso agli atti negato, il caso De Vizia

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Domenico Panetta
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Nella giornata di ieri Imma Altrui promotrice del comitato le primarie della città di Cassino ha evidenziato tramite una nota stampa il diniego agli atti inerenti il contratto De Vizia.
La vicenda ha suscitato clamore tra i cittadini, la domanda che tutti si sono posti soprattutto gli abitanti dei quartieri abbandonati alla sporcizia è la causa del diniego. Andiamo per ordine.
In cosa consiste l’accesso agli atti e chi può richiederlo?


Lo possono esercitare tutti i soggetti privati, compresi quelli portatori di interessi pubblici o diffusi, che abbiano un interesse diretto, concreto e attuale collegato a una situazione che sia giuridicamente tutelata e connessa al documento oggetto di richiesta di accesso. Nello specifico veniva richiesto l’accesso alla documentazione da Altrui dopo le numerose segnalazioni dei cittadini sui social che evidenziavano lo stato di sporcizia e degrado di diverse zona della città. Di fatto è facilmente intuibile che l’interesse alla visione della documentazione fosse pubblico, concreto ed attuale.

Come mai il Comune ha negato la visione della documentazione? È ipotizzabile che ci sia qualcosa che non va? È ipotizzabile che De Vizia fosse inadempiende alle regole contrattuali? Sono tutti interrogativi degni di una risposta. È chiaro che dinanzi ad un diniego è sempre possibile opporsi secondo le forme ordinarie di impugnativa ma resta incomprensibile il perché della negazione, Salera e la sua amministrazione dovrebbe rendere noto il perché. È un atto dovuto per l’intera collettività.
La nostra redazione resta a disposizione per eventuali comunicati di chiarimento delle vicenda.