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* il Comune di Roccasecca ci comunica che erroneamente nel primo comunicato inviato la data del consiglio era errata. Il CONSIGLIO COMUNALE SI TERRÀ MERCOLEDÌ 16 LUGLIO
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Politica – Nel fine settimana sono uscite notizie in merito alla discarica di Cerreto e subito il Comune di Roccasecca si sta attivando per contrastare ogni ipotesi di riapertura. “Ho già spiegato – ha detto il sindaco Giuseppe Sacco – come qualsiasi discussione sulla discarica di Cerreto deve fare i conti con un muro difensivo e un percorso ad ostacoli che abbiamo tracciato in questi anni, lavorando con sacrificio proprio per scongiurare riaperture.


C’è la questione dell’autorizzazione sulla quale si è pronunciato un giudice penale, ci sono ricorsi e giudizi incardinati e non definiti, c’è l’ordinanza da parte della Provincia, ci sono 4 milioni di euro di benefit che ancora ballano sul tavolo. Insomma, ribadisco quanto ho detto: si stanno facendo i conti senza l’oste e l’oste è già sull’uscio con il conto in mano da presentare”.
Per dare ancora maggiore forza a quanto fatto in questi anni, il Comune di Roccasecca ha convocato un consiglio comunale mercoledì prossimo, 9 luglio, alle ore 12.00.

“Faremo il punto della situazione – ha detto il sindaco Giuseppe Sacco – ricorderemo, a chi lo avesse dimenticato, come si è arrivati a quella chiusura quattro anni e mezzo fa, parleremo di tutte le azioni poste in essere dal punto di vista giudiziario e amministrativo e di quelle che stiamo attivando in questi giorni. Inoltre, sempre sulla scorta delle criticità evidenziate in questi anni, faremo richiesta di intervento agli enti sovraordinati, anche attraverso l’attivazione dei poteri sostitutivi, per impedire quella che si potrebbe configurare non solo come un’offesa al territorio e ai sacrifici posti in essere in questi anni, ma anche come una grande ingiustizia visti i contenziosi ancora pendenti.
Crediamo ancora nella forza del diritto e nel valore della legge come argine primario degli interessi dei cittadini. Noi siamo vigili, lo eravamo prima del 31 marzo 2021 e lo siamo ancora oggi, a difesa del territorio e delle comunità che vi risiedono”.
