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In occasione del giorno della Memoria a San Donato Valcomino- la principale località d’internamento libero del Lazio per gli ebrei stranieri – si è ricordata la Shoah con una celebrazione al Memoriale della Shoah, in Piazza Giacomo Matteotti. Presenti, oltre a tantissimi giovani, il sindaco di San Enrico Pittiglio, il
Sindaco di Posta Fibreno Adamo Pantano, il consigliere provinciale Gianluca Quadrini e l’on. Nicola Zingaretti.
Negli ultimi giorni centinaia di studenti hanno raggiunto San Donato per visitare e svolgere attività didattiche presso il Museo del Novecento e della Shoah, il Memoriale e il percorso “Novecento” dedicato ai luoghi e alla vita quotidiana di ebrei, tedeschi ed ex prigionieri alleati durante i mesi della Battaglia di Cassino perché San Donato fu retrovia del fronte. Le iniziative sono organizzate dal Comune di San Donato Val di Comino e dal Museo del Novecento e della Shoah in collaborazione con la Provincia di Frosinone, l’Associazione Cassino città della Pace, Liberation Route Italy.
Dopo la visita al Museo, la manifestazione si è aperta con i saluti delle autorità. A seguire “Il ricordo”: brevi interventi a cura degli istituti scolastici, dell’Associazione Cassino Città della Pace, del Museo del Novecento e della Shoah; “La memoria”: lettura dei nomi dei deportati dalla Val di Comino ad Auschwitz; deposizione della corona e trasferimento in Via Cerasole presso la casa di Italo e Noemi Levi, i due bambini deportati e non sopravvissuti al campo di sterminio. Per loro i bambini della quinta elementare hanno portato un pensiero e un omaggio floreale.
“I primi internati ebrei – ha spiegato il sindaco Enrico Pittiglio – giunsero nell’estate del 1940 stabilendo buone relazioni con la popolazione e le autorità, da cui ricevettero accoglienza, aiuto e furono subito integrati. Tra le internate si ricordano: Margaret Bloch, amica e confidente di Kafka; Grete Berger, importante attrice del cinema muto e dell’Espressionismo tedesco, interprete di alcuni capolavori della storia del cinema: Lo studente di Praga, Metropolis, Il dottor Mabuse, Destino. Con la caduta del fascismo e la militarizzazione tedesca della Val di Comino, San Donato divenne retrovia del fronte di Cassino e l’ultimo paese abitato prima della Linea Gustav. Il paese subì bombardamenti aerei e cannoneggiamenti, alleati e tedeschi, dal 5 novembre 1943 al 5 giugno 1944, ultimo giorno della guerra nel Cassinate. Giornate come quella di oggi sono fondamentali per tramandare la memoria alle giovani generazioni affinché simili tragedie non accadano mai più”.