L’Italia sospende il trattato di Schengen con la Slovenia. Rischio infiltrazioni terroristiche

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Domenico Panetta
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l’Italia ha temporaneamente sospeso l’applicazione dell’accordo Schengen con la Slovenia reintroducendo i controlli al confine. La motivazione ufficiale era il rischio di infiltrazioni di terroristi tra i migranti provenienti dal Mediterraneo che entravano in Italia attraverso la Slovenia.

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La misura, inizialmente prevista per 10 giorni, è stata prorogata per altri periodi fino al 31 dicembre 2023.

Il 3 gennaio 2024 i controlli sono stati definitivamente rimossi e la libera circolazione all’interno dell’area Schengen è tornata alla normalità.

È importante sottolineare che la sospensione di Schengen è stata una misura eccezionale e temporanea. Le autorità italiane e slovene hanno collaborato strettamente per affrontare le preoccupazioni in materia di sicurezza e per ripristinare la libera circolazione il prima possibile.


Al 4 maggio 2024, non ci sono restrizioni alla circolazione tra Italia e Slovenia.  E oggi il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, sul palco del congresso della Svp a Merano,  ha “chiesto di sospendere l’accordo di Schengen con la Slovenia per il rischio di terroristi infiltrati tra i profughi in arrivo dal Medioriente tramite questo Paese”.