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Nella risoluzione non legislativa approvata giovedì con 429 voti a favore, 183 contrari e 24 astensioni, si invitano tutti i paesi a concordare un nuovo obiettivo collettivo post-2025 sui finanziamenti per il clima che sia socialmente equo, in linea con il principio “chi inquina paga” e basato su una varietà di fonti di finanziamento pubbliche, private e innovative.

I deputati vogliono che tutte le principali economie emergenti con emissioni elevate e PIL elevato contribuiscano finanziariamente all’azione globale per il clima. Invitano l’UE a intensificare la sua diplomazia verde per contribuire a creare condizioni di parità a livello internazionale, evitare la rilocalizzazione delle emissioni di carbonio e aumentare il sostegno pubblico all’azione per il clima.
L’UE dovrebbe anche incoraggiare e sostenere altri paesi a introdurre o migliorare meccanismi di fissazione del prezzo del carbonio, come il suo sistema di scambio di quote di emissione e il meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere.
La COP29 deve inviare un “segnale inequivocabile” come seguito all’impegno della COP28 di abbandonare i combustibili fossili, aggiungono i deputati, compresa l’eliminazione graduale di tutte le sovvenzioni dirette e indirette ai combustibili fossili il prima possibile e la riallocazione di tali risorse all’azione per il clima.
