Sarah Grieco, Femminicidio e Populismo Penale: Una Riflessione Necessaria

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Domenico Panetta
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L’ultimo femminicidio avvenuto ad Afragola ha scosso le coscienze di tutti ha dichiarato  Sarah Grieco portavoce delle democratiche, un evento tragico che ha come vittima una giovane di appena 14 anni, Martina. La brutalità di una vita spezzata in un capannone, in circostanze così orribili, ci costringe a guardare in faccia una realtà inquietante: il fenomeno della violenza di genere è ben lontano dall’essere debellato. Tuttavia, la risposta del governo italiano sembra orientarsi verso la creazione di un nuovo reato di femminicidio, una proposta che suscita più di una perplessità.

Nonostante la buona volontà di affrontare la questione, è opportuno interrogarsi sull’efficacia di tale iniziativa. La legislazione già esistente – continua Grieco – prevede pene severe per l’omicidio di donne motivato da ragioni di genere, inclusa la possibilità di ergastolo. Quindi, l’introduzione di un reato specifico potrebbe sembrare più una mossa simbolica che una soluzione concreta. Anzi, come sottolineato da un appello di numerosi esperti di diritto, si rischia di deviare l’attenzione da un problema ben più profondo: la necessità di rivedere le pratiche sociali e istituzionali che alimentano la violenza maschile.

Il professor Anastasia, Garante dei detenuti della nostra Regione, ha definito questo approccio come “populismo penale”, una strategia che sfrutta la paura e l’insicurezza della società per ottenere consenso politico. La recente approvazione del Decreto Sicurezza, con l’introduzione di 14 nuovi reati, evidenzia come si stia criminalizzando la povertà e la vulnerabilità, piuttosto che affrontare le radici dei problemi sociali con politiche di welfare efficaci.

Ritornando al tema del femminicidio, è fondamentale che la nostra Premier accolga l’invito di Elly Schlein a lavorare su una legge condivisa, che non si limiti a punire ma che promuova la formazione e la prevenzione. È tempo di introdurre l’educazione all’affettività nelle scuole, affinché i giovani imparino a rispettare i confini e a gestire le emozioni, accettando un “no” come risposta senza ricorrere alla violenza.

Sarah Grieco
Sarah Grieco
Consigliera di maggioranza Cassino

la lotta contro la violenza di genere  – conclude Grieco – richiede un approccio complesso e sfaccettato, che vada oltre la mera repressione penale. Occorre una legge che stanzi fondi sulla formazione e sulla prevenzione,  che introduca, finalmente,  l’educazione all’affettività   nelle scuole; proposta sulla quale,  come Democratiche,  ci battiamo da tempo.

È necessario investire in una società più giusta, in cui il rispetto e la dignità per ogni individuo siano alla base delle nostre azioni. Solo così potremo sperare di evitare che tragedie come quella di Martina si ripetano.

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