Sebastianelli, ravviviamo la vecchia Cassino

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Di Giuseppe Sebastianelli

Con i fondi del Pnrr possono essere riportate alla luce quelle case, quelle piazze, quelli scorci antichi di una Cassino dimentica, al momento coperti di rovi e di erba. Immagino un percorso che potrebbe essere il vero volano di rilancio di un’economia oramai senza più sbocchi.

Tra queste macerie pulsava la comunità della Cassino prima della guerra. Una città bellissima, che si snodava ai piedi della rocca Janula e che era collegata all’abbazia con una funivia. Una città in stile barocco che non aveva nulla da invidiare a quelle più rinomate e famose del sud Italia. La parte alta di Cassino si affacciava sulla villa comunale che era un tripudio di colori, di acque cristalline e di prati. Basta guardare le foto antecedenti il bombardamento distruttivo del 1944 per rendersi conto di quanto la guerra abbia completamente cancellato la nostra identità.

Ed oggi è nostro dovere restituire ai cittadini di Cassino, soprattutto ai nostri giovani che nulla sanno di quanto patito dai loro avi, quel legame profondo e viscerale che nasce dalle macerie della vecchia Cassino.

È necessaria una classe dirigente cittadina in grado di intercettare i fondi utili per riscoprire e valorizzare la vecchia Cassino.

Giuseppe Sebastianelli