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Giuseppe Sebastianelli “accusa” il sindaco Salera: ha smantellato la storia della città. La vera opera qual’ è. Ha riqualificato luoghi preesistenti.
Il sindaco Salera continua Sebastianelli, ha fatto le prove generali per quando noi del centro destra vinceremo le elezioni e riapriremo il Corso della Repubblica al traffico. Sì, vincerà la coalizione di centro destra. Il sindaco ci ha tolto le castagne dal fuoco domenica mattina autorizzando decine di macchine d’epoca a parcheggiare in piazza Diamare a percorrere parte della stessa. Quindi, oramai è chiaro, quel tipo di pavimento può reggere tranquillamente il passaggio di auto e non solo. Eppure le auto perdono olio e carburante, ma a quanto pare questo non ha dato fastidio a nessuno.
D’altra parte si veda com’è ridotta piazza Diamare: perennemente sporca perché il materiale usato per la pavimentazione dovrebbe essere pulito ogni giorno.
Quello che forse ancora non è chiaro, ma è un passaggio essenziale per coloro che hanno vissuto e vivono Cassino è che il sindaco Salera e la sua amministrazione hanno stravolto l’assetto urbanistico della città, ma non hanno portato a compimento nulla che possa essere fruibile ai cittadini. È facile dire che ha realizzato l’isola pedonale, ma ha smantellato la storia della città, lastricando una strada che era punto di riferimento da decenni, usando inoltre un materiale di colore bianco, e posizionando qua e là qualche albero. L’opera magna qual è? Qual è il ricordo che verrà lasciato ai posteri? Le opere, quelle vere, sono state fatte decenni fa ed oggi sono utilizzate anche da questa amministrazione. È il caso dell’ex mattatoio, realizzato dal sindaco Di Zazzo e oggi sede dell’Historiale, del teatro Manzoni, nato dalle ceneri di un vecchio istituto di formazione e che oggi è divenuto punto di riferimento per gli appassionati di musica e teatro.
Le opere realizzate in questi ultimi anni non sono altro che la riqualificazione di luoghi preesistenti.
Piazza Diamare non è stata realizzata in toto, ma è stata riqualificata. Credo che sia ora di incominciare a dare il giusto peso a quello che viene detto perché Cassino non è composta solo dal quadrilatero che rappresenta piazza Diamare, piazza De Gasperi, piazza Labriola e piazza Diaz: Cassino è anche periferia, frazioni, zona industriale, chilometri di aree abbandonate al loro destino insieme ai residenti.
Fare propaganda in un momento storico così difficile equivale ad insultare pubblicamente chi ha creduto nel cambiamento e ha affidato le proprie speranze alla giunta Salera, ritrovandosi ora a dover fare i conti con un umiliante degrado. Così conclude Giuseppe Sebastianelli.