Le banche, la ricchezza e come impoveriscono i popoli

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Domenico Panetta
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Articolo scritto alle 21:25

Partiamo, naturalmente, dal diffusissimo luogo di culto conosciuto con il nome di banca. Il numero degli istituti di credito cresce così rapidamente che, se non cambia l’attuale tendenza tra non molto avremo più banche che supermercati.

Decine di migliaia tra negozi attività varie chiudono ogni anno mentre le banche aumentano come mai cos’è che vaccina le banche dei periodi di crisi, dalle recessioni economiche o dall’inflazione?

Per poter dare una risposta a questa domanda andiamo a vedere cos’è e come opera effettivamente una banca personalmente, mi piace definirla come la fucina dei nuovi alchimisti. Sì, perché trasformare denaro virtuale in denaro contante, cioè creare dal nulla e guadagnare pure gli interessi e opera da alchimisti ma andiamo per ordine.

L’attività bancaria consiste nella raccolta di risparmio tra il pubblico e nell’esercizio del credito. La raccolta di risparmio avviene quando si deposita appunto il denaro, molto spesso i risparmi sudati di una vita intera. Per questo deposito, basato sulla fiducia, la banca ci offre in cambio una percentuale di interesse sul capitale versato. Si tratta di percentuali molto spesso irrisorie, per non dire addirittura offensive. Con i soldi raccolti in questo modo la banca è in grado di concedere prestiti del finanziamento a chiunque li richieda.

Per la verità non proprio a tutti; perché chi non garantisce la copertura almeno del doppio della cifra richiesta riceve un dolce rifiuto.

Questa operazione va sotto il nome di esercizio del credito. Esercizio che vedremo va ben oltre le possibilità materiali della banca stessa, perché essa, pur non avendo a disposizione denaro sufficiente per far fronte alle richieste di credito, lo presta creandolo dal nulla.

Gli istituti di credito, infatti, possono prestare almeno 10 volte la somma che hanno le loro depositi. Almeno dieci volte, ma potrebbe anche essere di più. Per intenderci, per ogni euro che entra nel forzieri, la banca ne presta almeno 10: €9 che non possiede fisicamente ma che presto ugualmente. Come avviene questo alchimia vera e propria?

Semplice, basta un terminale collegato alla rete interna della banca qualche tasto premuto sulla tastiera e qualche numero di codice et voilà: come per magia si dispone di quello che si vuole. Attenzione, perché da questo meccanismo nascono i problemi più seri che la nostra società si trova ad affrontare facciamo un esempio semplice. Se chiediamo a una banca un prestito di €1000 cosa succede? La banca nota sui suoi libri (ora su un computer) che ha un credito di €1000 nei confronti del richiedente e gli dà la disponibilità della somma prendendosi tutte le garanzie possibili ovviamente.

La banca non toglie niente a nessuno degli altri suoi correntisti. In altre parole, con la concessione del prestito, la massa monetaria complessiva cresce esattamente di quei mille euro concessi oltretutto, nello stesso momento in cui questo credito per così dire si formalizza viene subito caricato di interessi. Ebbene, questi interessi su soldi inesistenti sono la micidiale causa dei problemi economici che stanno affliggendo l’intero pianeta.

Vediamo perché. Abbiamo chiesto un prestito di €1000 ma dovremmo restituire alla banca che ha creato virtualmente il denaro dal nulla, 1100 euro (è solo un esempio, non prendetelo alla lettera).Da dove spuntano questi 1100 euro che noi dobbiamo dare alla banca?

In realtà, quando abbiamo domandato il prestito la banca ha sostenuto delle spese che non equivalgono certo A €1000 che ci ha prestato. Per un prezzo di €1000 il costo sarà, supponiamo di 20 massimo €30, che peraltro noi paghiamo regolarmente.

Le banche non stampano banconote, come falsari, ma creano depositi, detti anche moneta bancaria (insomma i soldi che stanno sui conti correnti), annotandoli sui propri libri. Perché possono farlo? Perché la legge riconosce a questi istituti la facoltà di concedere credito e questo si basa non già sulla ricchezza accumulata ma su quella futura, quella, cioè, che sarà creata dal debitore proprio ricevendo il prestito.

La concessione del credito è limitata alle somme che la banca tiene riserva secondo un certo parametro, detto moltiplicatore la banca riceve dalla Banca Centrale una certa somma in prestito e la può moltiplicare, come si diceva prima, per 10 e anche più, mettendo a riserva la somma ricevuta dalla banca Centrale.

Gli interessi creano altra moneta sui depositi, che va a gravare sulla ricchezza che sarà creata da colui che ha chiesto il prestito. Attraverso questo giochetto, la banca si impadronisce di buona parte di questa ricchezza. In questo modo, il capitale monetario cresce in continuazione e si impadronisce di ogni aspetto della vita umana.

In pratica, il denaro viene creato sul debito e la conseguenza è che più cresce l’economia più cresce il debito; un debito fittizio per mezzo del quale le banche si impadroniscono della ricchezza prodotta dalle industrie, dagli Stati e dalla vita delle famiglie e dei singoli cittadini. Questo esempio alquanto banale serve solo per far comprendere come la gestione della moneta stia inaridendo lentamente le ricchezze mondiali, facendo sprofondare tutti i paesi nel debito. Il denaro in alcuni casi porta a guerre in tal caso le banche sono pronte a finanziarie l’esportazione di armi tra l’altro prevista anche dal nostro ordinamento giuridico. Ma questa è altra storia e la affronteremo nel prossimo editoriale.

Foto di Carlos Muza Unsplash