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La nostra libertà di stampa ci porta ad essere obiettivi e a raccontare le cose così come sono. Senza alterare la verità dei fatti. È una soddisfazione poterlo fare ma soprattutto non avere repliche contraddittorie e di smentita a ciò che si afferma.
Rocca decide di affidarsi per la comunicazione a Marcello De Angelis fino qui soffermandosi sulla scelta ci sarebbe poco da dire, al contrario abbiamo di che discutere sul chi è De Angelis.
Ci limitiamo adp esporre piccoli dati biografici del De Angelis
Nel 1989 fu arrestato a Londra e detenuto per tre mesi nel carcere di massima sicurezza di Brixton. Sempre nel medesimo anno, De Angelis tornò in Italia e si costituì, venendo poi condannato a 5 anni e mezzo di carcere per associazione sovversiva e banda armata, (è uscito nel 1992).
Successivamente, De Angelis ha continuato la sua militanza negli ambienti della destra, unendosi ad Alleanza Nazionale. Dal 1996 è il direttore del mensile Area, facente riferimento alla destra sociale di Gianni Alemanno e Francesco Storace.
Nel 2006 venne eletto senatore con il Popolo della Libertà, poi due anni, nel 2008 divenne deputato. Nel mezzo, inoltre, De Angelis è stato nominato direttore de Il Secolo d’Italia, carica che ricoprirà da maggio 2011 fino a giugno 2014. De Angelis, che alla carriera politica e giornalistica ha affiancato quella di musicista nel gruppo 270bis, dall’articolo del codice penale dedicato all’associazione con finalità di terrorismo, non ha mai rinnegato le proprie posizioni sulla presunta “teoria gender” e sul fascismo.
Ultimamente, racconta l’edizione di Repubblica Roma, ha scritto: «Chi è morto per l’Italia, ovunque e in ogni epoca, viene ammazzato quotidianamente e il suo cadavere gettato in pasto ai cani ogni giorno che uno dei nostri bambini va a scuola e apre un libro di testo imposto dalle lobby ancora, inspiegabilmente, dominanti». L’interrogativo è abbastanza semplice se in qualsiasi concorso pubblico si viene esclusi con un fedina penale “sporca” come è mai possibile che con la medesima fedina penale si possano ricoprire cariche istituzionali? Ormai è un cane che si morde la coda, le istituzioni dovrebbero essere lo specchio delle città, dare il buon esempio, così non è. Scelte di questo tipo portano a qualsiasi simpatizzante della destra politica a non condividere tali scelte. È chiaro ci si può dissociare da tutto ciò soltanto se si è realmente liberi nel poter esprimere il proprio punto di vista. Non lo pretendiamo da tutti. A questo punto sarebbe interessante capire che dichiarazioni rilasceranno gli esponenti del centrodestra Laziale.
Foto da pagina Facebook Marcello De Angelis.