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Forza Italia e FDI vogliono consegnare la città al centrosinistra. Le primarie dovrebbero unire, questo è lo scopo. Forza Italia e FDI continuano a parlare di programma per poi scegliere un candidato sindaco, sono indelebili i segni lasciati nella passata campagna elettorale. Ricordiamo tutti come andò a finire, così come ricordiamo chi consegnò le chiavi della città al centrosinistra facendo cadere l’amministrazione D’Alessandro. È uno scenario dove prevale sempre di più la poltrona al bene della città.
I probabili “alleati” celano la loro insicurezza e mancanza di idee attribuendo ad una regia esterna la nascita del comitato per le primarie quando dovrebbero concentrarsi sui numeri. Sarebbe molto più semplice con leadership riconosciuta presentare un nome del candidato e perché no anche un programma. Così non è stato. Più che divisione del centrodestra dovremmo concentrarci sul perché FDI non presenta ancora il nome del proprio candidato per le primarie? Per quanto vera la forza di FDI a carattere nazionale vanno ricordati i dati del 2019 dove al ballottaggio
Stiamo confondendo una forza numerica nazionale con una forza numerica locale. È verissimo che è stata riconosciuta la leadership come giusto che sia, va comunque ricordato che partiamo da un numero di votanti pari alla metà dei voti ottenuti dalla lista Renato De Sanctis. Il dato certo che abbiamo ci fa capire che bisogna recuperare oltre il 17% dei consensi totali nei confronti di Salera. Chiamiamolo come vogliamo comitato per le primarie, centrodestra o altro, i numeri parlano chiaro e mettono a tacere ogni diverbio politico. È un calcolo matematico, senza una vera unione c’è poco da fare, la città sarà governata dal centrosinistra e questa volta sarà facile individuare i responsabili. Vale la pena ricordare un proverbio napoletano “mentre il medico pensa il paziente muore”. Nel frattempo restiamo a disposizione delle forze politiche citate per eventuali dichiarazioni.