Cassino: Salvate il “soldato” Arturo.

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Domenico Panetta
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Mettere d’accordo 140 teste se immaginiamo sette liste di 20 persone. Quello è  il lavoro più complicato. Diventa ancora più complicato quando mancano i programmi. Diventa ancora più complicato quando un candidato alla poltrona a sindaco non ha il supporto di tutto il suo staff. A Cassino sta accadendo proprio questo. È miope non rendersi conto di quello che sta accadendo. Si viene catapultati nel mondo politico dall’ oggi al domani non considerando un fattore importantissimo l’ esperienza politica, la scaltrezza politica.

Avanzare idee politiche in campagna elettorale significa conoscere benissimo le condizioni della città, significa conoscere benissimo le dinamiche della politica significa essere abbastanza scaltri da sapere quando effettuare una dichiarazione e quando stare in silenzio. Soprattutto catapultarsi in campagna elettorale significa conoscere nei dettagli la storia politica dell’ avversario. È impensabile scendere in campo se manca soltanto una di queste valutazioni.

Un candidato va sostenuto soprattutto nelle dichiarazioni non va lasciato solo come sta accadendo per alcune coalizioni in questo momento, i lettori sono abbastanza attenti per capire a chi ci stiamo riferendo. È sotto gli occhi di tutti.

Dal centrodestra sono state avanzate tantissime idee giuste o sbagliate che siano poco importa la riflessione è tutt’ altra: chi ha sostenuto le idee e le dichiarazioni di Buongiovanni? Quanti leader di partito hanno appoggiato mediaticamente le sue iniziative? Nessuno. Se la sua è stata una candidatura unitaria come mai tutto questo silenzio. Ricordate come abbiamo iniziato l’articolo? Rammentando l’esperienza politica. Bene, se ci fosse un leader  senza ombra di dubbio  metterebbe alle strette tutti evidenziando questo disagio( almeno noi lo percepiamo come tale)  lasciando l’intero centrodestra con il cerino in mano. L’out – out dovrebbe essere: se non mi sostenete sul serio vado avanti da solo. Con una mia lista. Senza valutare il risultato cambierebbe poco.

A quel punto le cose si complicano e occorrerebbe un nuovo candidato per il centrodestra a 80 giorni dalle elezioni. Sembra proprio che il problema non è Buongiovanni ma chi ruota intorno a Buongiovanni. Va ricordato che quella persona è lì perché è stato firmato un documento unitario non l’ha voluto lui l’avete voluto voi ed è evidente che dovete sostenerlo nel migliore dei modi. Chi ha sostenuto l’idea del mercato coperto? Chi ha sostenuto l’idea delle scuole? ribadiamo non entriamo nel merito della bontà delle idee ma nel criterio di appoggio alle idee. È giunto il momento che ognuno si assuma le proprie responsabilità è troppo semplice farle ricadere sempre su Buongiovanni.

È  stata da poco inaugurata una sede politica per il candidato è costantemente chiusa, abbandonata a sé stessa. Basta farsi una passeggiata per rendersene conto. Se Dio ha voluto la scelta di questo candidato può sempre intercedere consigliando un passo indietro. Non lasciate solo il “soldato” Arturo.