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- Cassino – Tar Latina conferma la legittimità della vendita della farmacia comunale di San Bartolomeo: ok al bando pubblico, esclusa solo la clausola sui contenziosi - 19 Giugno 2025; 16:00
Cassino – La decisione è stata assunta il 21 maggio scorso in camera di consiglio dai magistrati Donatella Scala (presidente), Francesca Romano (consigliere) ed Emanuela Traina (primo referendario, estensore). La pubblicazione della sentenza del Tar di Latina porta la data di ieri, 18 giugno. Viene stabilito che la procedura seguita dal Comune per l’alienazione della farmacia comunale di San Bartolomeo è legittima. L’amministrazione comunale può dunque dare corso al bando pubblico per la sua vendita. Una sola condizione viene posta: l’annullamento della clausola nella parte in cui si stabilisce l’esclusione di chi è interessato a partecipare all’asta pubblica nel caso abbia in atto liti pendenti con il Comune.
I magistrati amministrativi hanno condannato il ricorrente, dott. Alessandro Morsilli, attuale gestore della farmacia di San Bartolomeo, al pagamento in favore del Comune dei due terzi delle spese di giudizio (2500 euro), oltre agli accessori di legge.
“Siamo soddisfatti – ha commentato l’avv. Lio Sambucci, che ha rappresentato e difeso il Comune in questa complicata vicenda – perché la procedura seguita per il bando è stata riconosciuta corretta negli aspetti sostanziali. Rimane da correggere un unico punto e l’amministrazione comunale potrà dunque andare avanti verso l’obiettivo che si è dato”.
Rappresentato e difeso dagli avvocati Alfredo Zaza D’Aulisio e Giovanni Maiello, il dott. Morsilli aveva fatto ricorso al Tar per alcune delibere della, Giunta, determini dirigenziali riguardanti la perizia di stima del valore economico della farmacia, la presa d’atto di tale perizia da parte del consiglio comunale, provvedimenti vari, nonché l’approvazione del bando di asta pubblica per l’alienazione della titolarità di esercizio.
La storia della farmacia parte da lontano, dal luglio 2001, quando il Comune assumeva la gestione della IX sede farmaceutica sita nel proprio territorio. Solo nel 2003 ne veniva assegnata la gestione alla Ge.S.Com che indiceva una procedura aperta con affidamento in proprio favore. Seguirono una serie di ricorsi e contenziosi, definiti finalmente dal Consiglio di Stato. Così, finalmente, il 10 maggio 2010, il Comune stipulava con la costituita azienda “Farmacia comunale San Bartolomeo dott. Alessandro Morsilli” il contratto di affidamento per sei anni, sino al 2 febbraio 2016. Decorso tale termine, nel maggio 2016, per non interrompere il servizio pubblico, il Comune ne disponeva la proroga “fino al completamento delle procedure del nuovo modello di gestione, sia esso di cessione completa o di gestione compartecipata pubblico-privato”.
Si arriva così al marzo del 2023 quando la precedente amministrazione Salera, con un atto di indirizzo incarica il dirigente di settore competente ad esperire le procedure per la nomina di una commissione di esperti (un farmacista, un avvocato e un commercialista) per una perizia di stima del valore della farmacia, comprensiva dell’indennità di avviamento. Nel gennaio dello scorso anno la Giunta prende atto della perizia: euro 1.579.730 il valore di stima quantificato, mentre l’indennità di avviamento da corrispondere al gestore uscente è di euro 307.095. Contestualmente il dirigente dell’area tecnica viene incaricato di presentare la relativa proposta di alienazione della farmacia “finalizzando – si badi bene – il ricavato stabilito in base di gara alla riqualificazione del quartiere San Bartolomeo”. Il 29 gennaio 2024 il Consiglio comunale approva. Partono però i ricorsi al Tar e tutto rimane fermo in attesa della sentenza. Ora si riparte.
Il sindaco Salera è determinato a riprendere il cammino interrotto e a mantenere l’impegno assunto a suo tempo con i cittadini di San Bartolomeo per il miglioramento della qualità della vita nel loro quartiere.