I paesi dell’UE concordano i principi per le nuove regole sul debito

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Domenico Panetta
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I ministri delle Finanze dell’UE hanno concordato un piano per riformare le regole europee sul debito. In futuro si dovrà prestare maggiore attenzione alla situazione individuale degli Stati membri.

I ministri delle Finanze dell’Unione Europea hanno concordato in linea di principio una riforma delle regole di bilancio dell’UE vecchie di due decenni. Lo riferiscono all’unanimità le agenzie di stampa dpa e Reuters .

Gli Stati membri dovrebbero quindi avere più tempo per ridurre il debito nazionale. Inoltre, si dovrebbe tener conto più di prima della situazione individuale dei paesi.

La riforma si è resa necessaria dopo che il debito nazionale è aumentato significativamente in alcuni paesi dell’UE a seguito della lotta alle conseguenze economiche della pandemia. A tal fine, l’UE vuole effettuare nuove spese per rimanere competitiva a livello globale nei settori del clima, della politica industriale e della sicurezza.

Le nuove regole stabiliscono i livelli medi minimi di deficit e riduzione del debito a cui un governo deve attenersi per accogliere il campo di austerità dei paesi dell’UE, guidati dalla Germania. In generale, tuttavia, le nuove regole sono più indulgenti rispetto al quadro precedente, segnando una vittoria per i paesi prevalentemente meridionali guidati dalla Francia.

Negoziati al Parlamento europeo

L’accordo sarà ora negoziato con il Parlamento europeo prima che diventi legge. Anche se alcuni dettagli potrebbero essere modificati, difficilmente il tenore generale della riforma sarà diverso.

L’accordo non avrà alcun impatto sulla politica fiscale dell’UE nel 2024, poiché i bilanci nazionali per il prossimo anno sono già stati decisi sulla base delle linee guida concordate nel 2023.

Tuttavia, le nuove regole stabiliscono un ritmo lento ma costante di riduzione del deficit e del debito nell’arco di quattro-sette anni a partire dal 2025, con un periodo più lungo possibile se un paese attua riforme e investimenti in aree prioritarie per l’UE.

Le nuove norme prevedono inoltre un trattamento speciale per le spese per la difesa, una questione delicata per molti governi dell’UE dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.

Quarta riforma della regolamentazione finanziaria dell’Ue

L’accordo rappresenta la quarta riforma del cosiddetto Patto di stabilità e crescita, che mira a sostenere il valore della valuta comune dell’euro limitando l’indebitamento pubblico.

Finora il patto prevede che il nuovo debito annuale di tutti gli stati dell’UE non debba superare il tre per cento del loro prodotto interno lordo (PIL). Nel complesso, il debito pubblico non dovrebbe superare il 60% del Pil