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“Aumentano le segnalazioni relativamente alle criticità presso la UOSD Disturbi del Comportamento Alimentare della ASL di Frosinone, la struttura dedicata alla diagnosi, alla cura ed alla riabilitazione dei pazienti affetti da Dca.
L’unità si occupa anche di prevenzione primaria e secondaria nelle scuole, formazione degli operatori e dei tirocinanti, istituisce rapporti di collaborazione con le associazioni e le strutture semiresidenziali accreditate, fornisce supporto alle famiglie e garantisce la presa in carico, il sostegno e il trattamento psicoterapeutico, psichiatrico e nutrizionale degli utenti: purtroppo, con il personale attualmente presente nella struttura, nonostante un lavoro encomiabile, si riesce ad assicurare la presa in carico dei soli pazienti adulti e dei loro familiari, senza poter accogliere gli adolescenti che sono costretti a rivolgersi al privato o ai centri ospedalieri romani. Inoltre, presso il Pronto Soccorso, non è previsto il ‘percorso lilla’, non sono assegnati posti letto né presso il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) né in day hospital, con la conseguenza del sovraccarico di urgenze che stazionano il PS di Frosinone”.
Così in una nota la consigliera regionale Sara Battisti (Pd).
“Si tratta di servizi – spiega – che visti gli ultimi dati andrebbero assolutamente potenziati, come chiedo da tempo, e che invece sono in piena emergenza.
È nota l’impennata dei casi di disturbi alimentari in Italia: dai 680.569 del 2019 fino ad arrivare 1.450.567 nel 2022 con un incidenza fortissima tra i giovani nell’età compresa tra i 12 e i 14 anni di età e un anticipo delle patologie anche in soggetti ricompresi nella fascia dei 10 anni. Anche nella Regione Lazio i dati sono allarmanti: uno studio pubblicato a novembre 2022 dal Bambin Gesù ha evidenziato come i disturbi del comportamento alimentare siano raddoppiati tra le fasce più giovani. Inutile sottolineare che le previsioni numeriche per il 2023 e per il 2024 sono ancora più nefaste ed a supporto degli strumenti per la cura dei disturbi del comportamento alimentare, maggiori investimenti si rendono necessari anche per la cura della salute mentale, specie nell’ambito della prevenzione: questi dati drammatici evidenziano il dovere di interventi strutturali a tutela della salute di tanti cittadini, in particolare giovani, che hanno bisogno di supporto.
L’esigenza di prevenzione e cura dei disturbi del comportamento alimentare dovrebbe essere prioritaria per qualsiasi amministrazione e ASL territoriale e non è accettabile l’erogazione di un servizio così importante nelle condizioni spiegate. Per questi motivi, ho presentato una interrogazione al Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca e alla Giunta Regionale per conoscere le modalità attraverso le quali si intende intervenire per superare questa criticità al fine di ripristinare – conclude – un servizio di fondamentale importanza per il territorio della provincia di Frosinone”.