Consigliera Petrillo: “Modernità non è Cancellare”: Cassino Tutela i Suoi Tesori Urbani.

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Domenico Panetta
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“Vorrei esprimere soddisfazione per l’approvazione, nel Consiglio Comunale di ieri 29 ottobre, della delibera con cui la città di Cassino ha scelto di proteggere le aree e gli immobili di maggior valore storico, architettonico, ambientale e identitario. Si tratta di un passaggio importante: il lavoro svolto in commissione Urbanistica diventa oggi una scelta ufficiale della città”. Così, in una nota, all’indomani della massima assise civica, la consigliera Maria Rita Petrillo, componente della commissione consiliare.

siamo in via XX settembre 3- Cassino

 

“Questa attività nasce da un preciso obbligo normativo – ha ricordato -. La Regione Lazio, con la legge sulla rigenerazione urbana (L.R. n. 7/2017), aggiornata dalla L.R. n. 12/2025, ha introdotto all’articolo 1, comma 2-bis, la possibilità – e di fatto la necessità entro 90 giorni – per i Comuni di individuare le aree e gli immobili che, per il loro valore storico, paesaggistico, ambientale o identitario, devono essere esclusi o fortemente limitati dagli interventi di rigenerazione urbana previsti dagli articoli 2, 3, 3-bis, 4, 5 e 6 della stessa legge. Proprio per questo la Commissione Urbanistica si è riunita più volte fino al 28 ottobre 2025, lavorando in modo collegiale per definire quali sono le zone di Cassino che meritano una tutela rafforzata. Abbiamo individuato le aree e gli immobili che non possono essere trattati come semplice volumetria sostituibile, ma che rappresentano identità cittadina e patrimonio comune.
Non è un atto meramente tecnico. È una scelta politica chiara.

Abbiamo affermato che la crescita urbana non può ridursi alla sola logica della demolizione e ricostruzione. Ci sono luoghi che vanno custoditi, restaurati, valorizzati e non snaturati. Parliamo dell’area dell’Abbazia di Montecassino e della Rocca Janula, dei luoghi delle battaglie di Cassino e dell’ex campo di concentramento di Caira, del Parco del Gari e della Villa Comunale, dei quartieri popolari della ricostruzione – case dei ferrovieri, case dei lavoratori, ex Gescal, i quartieri Fraschetti ed ex Birra Peroni– e dei nuclei storici delle frazioni di Sant’Angelo e Caira. Sono luoghi che raccontano chi siamo, dalla distruzione bellica alla rinascita civile. Proteggerli significa impedire interventi edilizi invasivi e riconoscere che la memoria della città è un bene pubblico. La modernità, per noi – ha tenuto ad evidenziare la consigliera Petrillo –  non è cancellare tutto e ripartire da zero, ma scegliere con attenzione ciò che non possiamo permetterci di perdere.

Il lavoro svolto in Commissione è stato approfondito sia dal punto di vista urbanistico, sia da quello storico-culturale. Abbiamo utilizzato i vincoli esistenti, gli strumenti tecnici del Comune e anche il supporto della ricerca storica e architettonica, in particolare il lavoro della professoressa Assunta Pelliccio sugli immobili di valore storico, culturale e architettonico presenti a Cassino. Questo risultato è frutto dell’impegno di tutti i membri della commissione Urbanistica, che si sono appassionati, in particolare, al tema dei quartieri popolari della Ricostruzione. Riteniamo che la rigenerazione urbana vada guidata, non subìta. Non tutto deve essere demolito e ricostruito: alcuni luoghi devono essere mantenuti, curati, restaurati e valorizzati nella loro identità originaria e messi al centro di un progetto culturale e urbano, non sacrificati ad un progetto immobiliare.
In particolare  – ha chiosato Petrillo – va riconosciuto il ruolo del presidente della Commissione, Fausto Salera, che ha garantito metodo, ascolto e sintesi politica, e il contributo del consigliere Riccardo Consales, che ha seguito con grande attenzione anche gli aspetti tecnici”.

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