Da una cartolina dal Giappone ad un’abbuffata a Roccapipirozzi

Tempo di lettura: 3 minuti

Senza alcun dubbio, se quelle cerimonie di livello mondiale ad Hiroshima e a Nagasaghi per l’80esimo del lancio delle bombe atomiche e per l’11° conferenza generale sulla pace si fossero svolte non in Giappone ma in località Pastenelle (territorio di Cassino) o foss’anche ad una decina di chilometri più in là, diciamo a Roccapipirozzi, dolce frazione collinare molisana, immediatamente dopo l’uscita dalla galleria prima di Venafro, il costo della partecipazione del sindaco, accompagnato dalla funzionaria responsabile dell’ufficio di Gabinetto, sarebbe stato irrisorio: poche decine di euro per lo straordinario all’autista e a qualche vigile al seguito.

Il lettore abbia la bontà di perdonare questo nostro incipit “ad capocchiam” (ci si passi e ci si perdoni anche il termine), ma quando a questioni di grossa rilevanza si contrappongono argomenti risibili, al limite del ridicolo, resta difficile, se non proprio impossibile ribattere in maniera seria, con argomenti seri. Se ne uscirebbe sconfitti in partenza. Il can can sollevato con evidenti fini strumentali da chi ha voluto aizzare il “popolo” contro il sindaco, rappresentando come uno “scandalo” o come qualcosa di cui vergognarsi, la spesa di 12mila euro (il costo dei biglietti aerei) per la partecipazione a tale evento, ha dell’incredibile in una città civile ed avanzata, sede di una stimata università, qual è Cassino.

Così, mentre sui social risuonava, sinistro quanto stonato, il can can degli “scandalizzati” per i 12mila euro “buttati al vento, quando nelle strade ci sono buche da riempire con l’asfalto”, ci ha pensato addirittura l’ex consigliere comunale Renato De Sanctis, uno che a Salera farebbe lo “scalpo” (politico, ovviamente) domani mattina ove gli venisse fatta, a rimettere il “carrozzone” sulla retta via. “Come al solito, il confronto e la discussione si sposta su quello che (per me) non è il vero problema “, ha scritto sul suo profilo facebook. Ed ha aggiunge che la spesa di 12mila euro non è da contestare. Poteva essere maggiore o minore, ma “sostanzialmente sarebbe stata la stessa cosa”.

Come non essere d’accordo con lui sull’occasione da cogliere per Cassino di vestire gli abiti della città internazionale messaggera della Pace? Cosa che è stata fatta egregiamente in Giappone, come è stato puntualmente riportato in questi giorni dagli organi di informazione ai vari livelli. Probabilmente il sindaco riferirà nei dettagli ai giornalisti che riterranno opportuno interessarsi ancora della cosa.

Invece il vero problema sarebbe stato (e sarebbe ancora?) la iniziale volontà del sindaco di non aver voluto “divulgare la notizia della sua partecipazione a tale evento internazionale. Salera lo avrebbe fatto solo dopo che De Sanctis aveva reso pubblica, seguito da alcune testate online, la partenza del nostro sindaco verso l’impero del Sol Levante. Era il 3 agosto quando ne scriveva. Gli era sfuggito, però, che già due giorni prima, sul Messaggero, un articolo di “spalla”, ben in vista dunque sulla pagina provinciale di Frosinone a firma di Domenico Tortolano, contraddiceva questa sua affermazione. “Vittime dell’atomica. Salera vola in Giappone”, il titolo; “Il sindaco sarà relatore al convegno sulla pace”, la didascalia a margine della foto del primo cittadino cassinate. La notizia, peraltro già sull’albo pretorio, non era stata accompagnata da alcuna (incomprensibile) reticenza. E’ che anche le notizie più importanti, come l’amico di vecchia data Renato De Sanctis sa bene, hanno da rispettare i “momenti temporali” per marcare la loro rilevanza e catturare l’attenzione dei lettori.

Comunque, al di là di ogni differenza di vedute, grazie, Renato, per l’autorevole contributo a rimettere la discussione sui binari giusti. Quanto al resto, ti  sono debitore di una abbuffata. Ma a Roccapipirozzi però.

Di Prof Mario Costa

                                                              

Condividi l'articolo!